Finito il botta e risposta con il Pd, l’amministrazione comunale ha anche replicato alle affermazioni di “Terra e Popolo”. Il movimento (che ha criticato l’operato dell’onorevole Dima ed ha chiesto a gran voce le dimissioni del sindaco Antoniotti) ha evidenziato che «gli episodi delle ultime settimane rappresentano una vera e propria umiliazione per la nostra città, non solo per la gravità di quello che sta succedendo, dalla chiusura del tribunale allo stato disumano del pronto soccorso e del nosocomio, ma anche per l’atteggiamento irresponsabile ed arrogante della classe dirigente, con particolare riferimento all’esecutivo comunale e ai presunti rappresentanti del nostro territorio nelle istituzioni extra locali».
Il centrodestra, per tutta risposta, ha diramato un comunicato firmato Dima e Antoniotti dove, in primis, veniva stigmatizzato il comportamento dei mezzi di informazione, rei di aver dato risalto alle parole di «un sedicente e fantomatico movimento, incapace perfino di presentarsi con nomi e cognomi». I due esponenti politici, poi, hanno risposto alle parole del movimento, ribadendo che «con quella capacità di ascolto che le viene riconosciuta dal proprio elettorato, la classe dirigente di centro destra di questa città e dell’area urbana Rossano-Corigliano non soltanto non ha lasciato intentata nessuna azione e non ha mai abbassato la guardia, a testa alta, su tutte le gravi difficoltà che sta attraversando il territorio, ma non merita affatto di essere messa al pubblico ludibrio, sistematicamente, da fantasmi sociali mai confrontatisi con quel “popolo” del quale a parole vorrebbero fregiarsi, meri animatori di odio e liberi da qualsiasi preoccupazione e responsabilità: sia quella di dare democraticamente conto del proprio operato; sia quella di concepire la correttezza e la trasparenza quali metodi irrinunciabili di qualsiasi forma di dialettica, anche aspra, tra forze e parti contrapposte».
Pasqualino Bruno