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Lavoro e sviluppo, la Cgil chiede una conferenza programmatica aperta ai cittadini

«Una conferenza programmatica aperta ai cittadini sul lavoro, lo sviluppo, la legalità, i migranti e i giovani,  per aprire un cantiere di idee e di proposte e ridisegnare il territorio». Questa è la proposta della “Cgil Pollino Sibaritide Tirreno” (per bocca del suo segretario generale, Angelo Sposato) per cercare di risollevare le sorti dell’area della provincia cosentina. «In queste ultime settimane – fa sapere il sindacato – abbiamo notato un flebile tentativo del governo di rimettere al centro della discussione un nuovo piano per il Sud, dopo che per anni il mezzogiorno era sparito dall’agenda politica del governo, partendo dalla riformulazione dei fondi comunitari. E’ necessario – continua la Cgil – che le regioni del sud  vengano coinvolte in questo processo di riprogrammazione del nuovo piano di coesione,  ma temiamo fortemente l’inadeguatezza del  governo regionale calabrese ad affrontare l’emergenza e soprattutto a formulare una strategia di uscita dalla crisi  e incidere e rinegoziare questioni annose che colpiscono settori come quello dell’istruzione, della sanità, dell’innovazione tecnologica  e della giustizia».

Il sindacato ha specificato che «per la Calabria e il nostro comprensorio,  occorre un piano strategico di uscita dalla crisi, puntando  su interventi pubblici e privati che rimettano al centro dell’agire, politiche attive del lavoro e l’occupazione giovanile, rilanciando il ruolo del territorio, delle amministrazioni locali che per legge e necessità dovranno associarsi in unioni dei comuni e definire gli interventi in termini di area vasta. Per questo – prosegue l’organizzazione sindacale – va rilanciato immediatamente un piano per il lavoro e lo sviluppo regionale puntando sul territorio.  Occorre velocizzare la spesa e far ripartire i grandi investimenti delle opere pubbliche a partire dai grandi cantieri della viabilità SS 106, SS18, Sa-Rc, l’ospedale unico della Sibaritide, per rilanciare il turismo e l’agroalimentare, puntare su un piano straordinario di manutenzione del territorio. La Cgil territoriale è impegnata da diverso tempo a far sì che tutto il sistema territoriale venga coinvolto in un unico disegno di crescita, che abbia il fine di migliorare le condizioni di vita delle popolazioni puntando su sviluppo e lavoro. Per queste motivazioni,  il ruolo delle amministrazioni locali e provinciali, dei sindaci, delle forze politiche e sociali, delle associazioni imprenditoriali, delle associazioni religiose e della Chiesa  diventano determinanti in un momento di grande vuoto politico da parte della giunta regionale che ha marginalizzato l’area nord della Calabria».

«Per tutto ciò – conclude la Cgil-  riteniamo utile proporre a loro, un momento di discussione aggregativa con una conferenza programmatica aperta ai cittadini sul lavoro, lo sviluppo, la legalità, i migranti e i giovani,  per aprire un cantiere di idee e di proposte e ridisegnare il territorio,  che promuova un nuovo e rinnovato quadro di coesione sociale territoriale,  per fare uscire dall’isolamento politico e istituzionale e riprogettare  le priorità  del Pollino, della Sibaritide e del Tirreno».

Pasqualino Bruno

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