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Trebisacce, due giovani salvano tartaruga marina di 20 kg impigliata in una lenza

Trebisacce, due giovani salvano tartaruga marina di 20 kg impigliata in una lenza
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Una tartaruga "caretta caretta" spiaggiata, qualche giorno fa, senza vita sull'arenile di Trebisacce

C’è chi ne provoca la morte o ne mette a rischio la vita e chi invece si prodiga per metterle in salvo.

Parliamo delle tartarughe, o testuggini marine, del tipo “caretta caretta” di cui si è arricchito il nostro mare in concomitanza con il suo aumento della temperatura e la sua graduale tropicalizzazione. Si tratta di animali perfettamente adattati alla vita acquatica grazie alla forma allungata del corpo ricoperto da una robusta corazza ed alla presenza di “zampe” trasformatesi in pinne. Alla nascita la “caretta caretta” è lunga circa 5 cm, ma la lunghezza di un esemplare adulto può arrivare a 80/140 cm. con un peso variabile tra i 100 ed i 160 kg.

Nel corso dei giorni passati ben tre sono stati gli avvistamenti di testuggini marine nel tratto di mare che si estende davanti a Trebisacce. Nel primo caso una grossa tartaruga, del peso di almeno 50 kg., si è spiaggiata nella parte centrale del Lungomare attirando l’attenzione di numerosi “bagnanti”. Per la povera “caretta caretta” non c’è stato però niente da fare perché, tranciata di netto dalle eliche di un natante, era già morta ed in avanzato stato di decomposizione. Inevitabile quindi il suo seppellimento disposto dai veterinari dell’Asp ed eseguito dagli operai del comune.

Negli altri due casi, invece, le due testuggini, adescate da grossi ami da pesca e intrappolate nelle lenze, sono state soccorse e messe in salvo.

L’ultimo salvataggio si è verificato questa sera da parte di due valenti giovani Andrea Larocca e Angelo Grieco i quali, resisi conto che il povero animale (nella foto), del peso di oltre 20 Kg. Era alla deriva perchè aveva un grosso amo nella bocca e aveva le pinne bloccate dai fili della lenza, l’hanno lodevolmente trasportata a riva allertando la Guardia Costiera di Trebisacce che, intervenuta sul posto con il Comandante, Capo Rosario Lanza, ha adottato le procedure previste: ha affidato cioè la testuggine, provvisoriamente adagiata in una vasca di plastica, al WWF di Policoro che provvederà a togliere il grosso amo, a liberare le pinne dai fili della lenza e, dopo qualche giorno di osservazione, a mettere l’animale in salvo tra le acque dello Jonio.

Pino La Rocca

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Valerio Giovanni Russo
Valerio Giovanni Russo
12 anni fa

Sarebbe stato carino fare almeno un riferimento agli altri 2 giovani che qualche giorno prima si sono prodigati a mettere in salvo un altro esemplare.

L’importante però è che entrambi le tartarughe siano state salvate.

Buon lavoro.

Distinti saluti.

Valerio Giovanni Russo, naturalista.