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Sibari. Incendio vicino alla Stazione Ferroviaria

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A fuoco in pieno centro abitato un cumulo di materiale di dubbia qualità con conseguente pericoloso inquinamento dell’aria e propagazione di odori nauseabondi. Provvidenziale il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco Volontari di Trebisacce intervenuti a seguito di allertamento da parte degli abitanti di quel quartiere che sorge a ridosso della Stazione Ferroviaria. A segnalare l’incendio, nella giornata di ieri (venerdì) è stato il Presidente dell’Associazione Culturale “Viva la Vida” Mimmo Roseti, ex Macchinista delle Ferrovie dello Stato, sempre attento e sensibile verso le problematiche ambientali.

«Proprio in questo momento di particolare paura e smarrimento causato dal Coronavirus – ha scritto Roseti – la cittadinanza di Sibari è costretta a subire un ulteriore attentato alla salute provocato da un incendio di materiale di risulta, in quanto dismesso, che sta producendo un denso fumo nero ed un odore ripugnante, che ci impedisce di tenere le finestre aperte per il ricambio dell’aria come suggeriscono le disposizioni impartite per difendersi da Covid-19. Si tratta – secondo quanto riferisce Mimmo Roseti – dello stesso luogo in cui nel recentissimo passato si depositavano e prelevavano cumuli di pietrisco con sospetta diffusione di polveri sottili la cui natura avrebbe potuto essere eventualmente collegata all’amianto». L’area oggetto di questa discarica, sempre secondo quanto riferisce il Presidente di “Viva la Vida”, è di proprietà delle Ferrovie dello Stato e si trova nel più vecchio quartiere di Sibari, quello cioè su cui sorgono le cosiddette palazzine dei Ferrovieri.

«Ma oggi, – ha scritto ancora l’ex macchinista ringraziando i Vigili del Fuoco e il Comune che si è subito attivato – a subire l’inquinamento ed i cattivi odori sono stati tutti i cittadini di Sibari costretti a respirare aria inquinata trasportata dalla leggera brezza che spirava e che trasportava il denso fumo ed i suoi cattivi odori (speriamo non tossici!) per tutto il territorio della popolosa frazione di Sibari. E’ tempo comunque – ha suggerito il presidente Roseti – che per tutte le aree ferroviarie si dispongano periodici controlli circa la natura del materiale che viene depositato in quella sede e di denunciare eventuali scarichi abusivi di materiale tossico da parte di privati. Più in generale – ha concluso Mimmo Roseti – bisognerebbe stabilire se le Ferrovie possono depositare materiali nuovi o dismessi nelle aree dei centri abitati e, se  lo stesso materiale, debba essere chiaramente segnalato con appositi cartelli che ne assicurino la chiara e inequivocabile natura».

Pino La Rocca

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