Site icon Paese24.it

Rossano, Micciullo replica all’assessore Caputo. «Non è un esempio positivo»

Print Friendly, PDF & Email

Non accennano a placarsi le polemiche tra il capogruppo del Pd rossanese in consiglio comunale Antonio Micciullo e l’assessore Guglielmo Caputo. Il botta e risposta di qualche giorno fa non ha chiuso la contesa, anzi, questa volta è l’esponente del Partito Democratico a passare al contrattacco, iniziando con lo “smantellare” il curriculum politico dell’assessore. «Figlio del consigliere regionale Giuseppe Caputo, quest’ultimo amministratore locale  per quasi un ventennio, sale agli onori della cronaca nazionale come simbolo della mala politica per aver ereditato il titolo di assessore, a causa della prematura “scomparsa’’ dalla scena  locale del suo illustre congiunto per mano della Corte Costituzionale. Con tale curriculum non credo si possa eleggere a censore di nulla o essere di  esempio per alcuno». «Il sottoscritto – ha continuato Micciullo –  è stato eletto e quindi scelto per rappresentare i cittadini rossanesi in una democratica competizione elettorale,  Caputo, invece, è stato librato in volo dal caro congiunto nell’illusoria speranza di mantenere il proprio feudo».

Micciullo, poi, approfondisce quelle che, secondo il Pd, sono le principali problematiche non risolte dall’attuale amministrazione comunale rossanese. «Mentre Caputo si preoccupa dei movimenti notturni del sottoscritto, noi siamo in mezzo alla gente e raccogliamo l’umore dei nostri concittadini, leggiamo le cronache quotidiane. Come consigliere comunale e capogruppo del Partito Democratico non posso restare indifferente alle numerose segnalazioni apparse sulla stampa e che provengono da numerosi quartieri quali: S. Stefano, Acqua di Vale, Traforo, Pigna, via Sibari, Gran Sasso, Petra, viale dei Normanni, via Amerigo Vespucci,via Luca De Rosis, C.da Fabbrica, Momena, Galderate, Seggio, S. Irene,  Amarelli. Vengono denunciati disservizi di tutti i tipi: insetti, topi, zecche, serpenti, erbacce, canneti, rifiuti, mute di randagi, strade dissestate e piene di buche, mancanza d’acqua, mare sporco, spiagge abbandonate, odori nauseabondi. Considerato il suo zelo, si rechi alla capitaneria di porto e si faccia dare i verbali dei loro continui interventi. Scarna e priva di attenzioni è  la sua programmazione estiva  piena di eventi  fantasma e che mortifica la storia millenaria di Rossano. Abbiamo cercato con il lanternino briciole di qualità, ci indichi l’assessore quali sono gli standard qualitativi dei suoi “giovani amici”».

In chiusura, il consigliere comunale del Pd ha indicato un modo per eliminare la tassa di soggiorno. «Le risorse possono essere agevolmente recuperate eliminando tutte le spese inutili che hanno contraddistinto l’attuale governo di centrodestra sin dal suo insediamento: incarichi, consulenze  e inutili concorsi. L’eliminazione di tali spese coprirebbe abbondantemente l’introito previsto pari a 100.000 euro della tassa di soggiorno».

Pasqualino Bruno

Condividilo Subito
Exit mobile version