«Le sentenze e le leggi non si discutono ma si applicano. E questo deve valere per ognuno di noi. La sicurezza sui luoghi di lavoro per lavoratori e cittadini è una nostra priorità assoluta nell’emergenza Covid-19. Il governo sta facendo ripartire il Paese in sicurezza. Non è la stagione delle divisioni, dei protagonismi e dell’individualismo». Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia. Il Tar di Catanzaro, oggi (sabato), ha accolto il ricorso presentato dal Consiglio dei ministri tramite l’Avvocatura generale dello Stato contro l’ordinanza del presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, del 29 aprile scorso, che consentiva, nel punto 6, il servizio ai tavoli, se all’aperto, per bar, ristoranti ed agriturismo. L’Esecutivo Conte lamentava una iniziativa intrapresa senza alcuna previa interlocuzione formale con il Governo.
«Spetta infatti al presidente del Consiglio dei ministri – dicono i giudici – individuare le misure necessarie a contrastare la diffusione del virus Covid-19, mentre alle Regioni è dato intervenire solo nei limiti delineati dall’art. 3, comma 1 d.l. n. 19 del 2020». «Il Governo Conte, comunque, ha poco da esultare – commenta Jole Santelli -. Si tratta di una vittoria di Pirro che calpesta i diritti dei cittadini, dopo che per 11 giorni l’ordinanza ha avuto validità. La Calabria e il Sud hanno vinto perché hanno dimostrato di voler lavorare e di non pretendere politiche di assistenza. Valuteremo ricorso alla Consulta».
Vincenzo La Camera