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Corigliano-Rossano. «Percettori del Reddito Cittadinanza per lavori di pubblica utilità»

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«Per la Fase 2, attivare le procedure per l’impiego dei percettori del Reddito di cittadinanza nei lavori di pubblica utilità. L’emergenza Coronavirus ed il periodo di fermo quasi totale dell’apparato pubblico ha accumulato una serie di ritardi nell’erogazione dei servizi. Occorre, quindi, recuperare tempo affinché Corigliano-Rossano si trovi pronta ad affrontare nel migliore dei modi la stagione estiva assicurando, innanzitutto, decoro e pulizia in ogni angolo della città. Ci sono cittadini, in attesa di occupazione, che percepiscono un reddito da parte dello Stato. È giusto che si mettano a disposizione della comunità. Del resto si tratterebbe di attivare le convenzioni». È la proposta che i gruppi consiliari di opposizione Vincenzo Scarcello, Gennaro Scorza, Raffaele Vulcano (Unione di Centro), Adele Olivo (Il Coraggio di Cambiare l’Italia) e Costantino Baffa (Lega Salvini) avanzano al sindaco Flavio Stasi e all’assessore comunale al Lavoro, Tatiana Novello.

«Si tratta di una prerogativa degli enti locali, prevista nella Gazzetta ufficiale dell’8 gennaio 2020 – segnalano i consiglieri comunali che chiamano in causa altri comuni calabresi che avrebbero già attivato simili procedure -. Attraverso l’applicazione dell’accordo quadro tra il Ministero del Lavoro e i Comuni, in forza del quale si obbligano i destinatari del sussidio, ovviamente facendo le dovute distinzione rispetto al reddito percepito, a mettersi a disposizione degli enti di residenza per svolgere delle attività necessarie alla collettività, fino ad un massimo di 16 ore settimanali».

Redazione

 

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