Vitalizi in Regione. Si dissocia anche il PD di Trebisacce
Anche il Circolo del Partito Democratico di Trebisacce, dopo le severe prese di posizioni del Sindaco Mimmo Lo Polito e del Circolo Cittadino del PD, si dissocia pubblicamente dal penoso tentativo esperito “all’unanimità” dal Consiglio Regionale della Calabria di riesumare, attraverso un colpo di mano, il vitalizio e il trattamento di fine rapporto a favore dei consiglieri regionali, a prescindere dalla durata della loro permanenza nel Consiglio Regionale. Lo ha fatto con una nota a firma del Segretario Giampiero Regino.
«Nel bel mezzo di una grave crisi economico-finanziaria nazionale, in un momento di incertezza globale nella quale viene messa a dura prova la stessa sostenibilità sociale, il Consiglio regionale – scrive il Segretario del PD – dà vita al tentativo inqualificabile di approvare una nuova legge che re-introduce il trattamento di fine mandato (vitalizio) pari a 600 euro netti al mese, a favore dei consiglieri che abbiano maturato 65 anni di età, anche nel caso in cui non dovessero completare la legislatura, o la cui elezione dovesse essere dichiarata nulla. Una legge, questa, – ha scritto ancora il prof. Regino – imbarazzante, grottesca, disonorevole al pari del comportamento tenuto in aula da tutti i consiglieri, compreso quello del presentatore della proposta, il consigliere dell’UDC Giuseppe Graziano che, invitato dal presidente ad illustrarla, ha risposto che “la proposta si illustra da sé”». Ma il Segretario del PD di Trebisacce non fa sconti neanche ai suoi che nella circostanza… si sono distratti, o hanno fatto finta di non sapere. «E’ compito dell’Opposizione –ammonisce il prof. Regino – essere propositivi, manifestare senso di responsabilità e ridare dignità alla politica attraverso l’esercizio della vigilanza e della denuncia nei confronti di iniziative tendenziose, al fine di indurre la Maggioranza a comportamenti corretti e trasparenti».
A questo proposito il Segretario Cittadino del PD riporta la dichiarazione del capo-gruppo ed ex candidato-presidente del PD Pippo Callipo: «Tutti conoscono la mia storia personale e il mio modo di intendere la politica e quello del taglio dei costi della politica è un impegno che ho assunto in campagna elettorale e che intendo portare avanti con determinazione. Io ho posto la mia firma – ha dichiarato Callipo – facendo pensare a una trappola in cui sarebbe caduto – su una proposta di legge che non comporta maggiori e nuovi oneri a carico del bilancio regionale».
Il prof. Regino riporta anche le reazioni dei consiglieri regionali del PD che hanno parlato di “una tempesta in un bicchier d’acqua” sostenendo di essersi allineati a quanto stabilito nella Conferenza Stato-Regioni del 3 aprile 2019, modificando cioè un semplice Comma. «Quel semplice Comma, però, – incalza il Segretario Regino prendendo le distanze del maldestro tentativo di agevolare la solita casta – consente ad un consigliere dichiarato a posteriori ineleggibile, la possibilità di continuare, come se nulla fosse accaduto, a versare i contributi fino alla fine delle consiliatura di riferimento. Domani, 3 giugno, – conclude il prof. Giampiero Regino con un affondo rivolto soprattutto ai suoi – il Consiglio Regionale della Calabria si riunirà in seduta straordinaria e con un solo punto all’O.d.G., la revoca della misura che ripristina “l’indennità differita” e si mette responsabilmente una toppa ad un grave errore di valutazione compiuto da tutta l’Assemblea, ma non si assolve l’inefficienza dell’Opposizione, dimostratasi incapace di opporsi a iniziative anti-democratiche e inadeguata a promuovere nuove strategie di rilancio dell’economia regionale nell’interesse esclusivo della collettività».
Pino La Rocca