Nella mattinata di ieri (lunedì 3 settembre ndr), infatti, Antoniotti ha ricevuto una missiva da parte di Poste Italiane in risposta alla richiesta di chiarimenti attorno alle sorti dell’ufficio postale di Rossano-Piragineti, avanzata dal primo cittadino lo scorso 17 luglio 2012.
«L’effettiva implementazione del piano degli interventi – si legge nella lettera di Poste italiane – anche a conferma dell’attenzione della società alle singole realtà territoriali, è subordinata a confronti con le istituzioni locali. È evidente che le misure di razionalizzazione previste nel piano non possono comportare, nell’effettività dell’attuazione, un ridimensionamento della rete degli uffici postali in misura tale, così come paventato, da decurtare significativamente la fruizione da parte degli utenti di un servizio universale ragionevolmente accessibile. Poste italiane – continua la missiva – garantisce la propria presenza sul territorio con una capillarità di gran lunga maggiore rispetto a quanto le sarebbe imposto dal vigente quadro normativo. Proprio in tale ottica, assume fondamentale importanza la possibilità per l’azienda di realizzare specifici accordi con le pubbliche amministrazioni, per trasformare gli stessi uffici in centri multi servizi, in grado di offrire ulteriori, importanti servizi al cittadino. Al momento operativo – conclude la comunicazione di Poste Italiane spa – si fa riserva di ulteriori aggiornamenti sull’esito delle necessarie valutazioni rispetto alla potenziale chiusura dell’ufficio di Piragineti».
Pasqualino Bruno