Messaggio del vescovo Savino ai turisti. «Non siate frenetici ma apritevi alla contemplazione e alla fraternità»

Il vescovo di Cassano allo Ionio, don Francesco Savino, ha scritto un messaggio, una sorta di lettera aperta ai villeggianti e turisti che giungeranno nel territorio diocesano per le vacanze estive.
«I giorni che trascorrerai in Calabria, nella Piana di Sibari, nella bellezza di questo territorio della Diocesi di Cassano allo Ionio, siano sereni, dopo un periodo indubbiamente problematico che ci ha segnati – si legge nel testo del messaggio -. Abbiamo scoperto la nostra fragilità e i nostri limiti: il Covid-19 ha destabilizzato certezze e convinzioni, ma ci ha fatto trascorrere un “tempo sospeso” che è anche “tempo ritrovato e liberato” in quanto ci ha consentito di verificare il nostro rapporto col mondo e con gli altri attivando, ne sono certo, un processo di cambiamento.
Nella Laudato Sì di Papa Francesco, leggiamo: “La creazione può essere compresa solo come un dono che scaturisce dalla mano aperta del Padre di tutti, come una realtà illuminata dall’amore che ci convoca ad una comunione universale” (n.76). Lo sguardo contemplativo verso la creazione ci invita a stupirci e ad elevare una preghiera di ringraziamento e di lode a Dio. Inoltre, qui in Calabria, definita da qualche attento visitatore “museo diffuso”, tanta è la ricchezza culturale e spirituale stratificata e custodita dalla tradizione ultra millenaria.
Nei giorni di vacanza che trascorrerete, potrete gustare molti spettacoli naturali, gratuiti perché si offrono alla vista di tutti, e di luoghi culturali di varie epoche, oltre a permettere di conoscere i Calabresi che sono generosi, accoglienti, sensibili e disponibili. Il buon cibo, preparato secondo antiche ricette da mani amiche, vi stupirà per la sua gradevolezza, rivelandosi come “alimento fruttuoso e salutifero”. Senza stancarvi, cari ospiti, non sprecate il tempo della vacanza abbandonandovi alla frenesia. Cercate piuttosto la gioiosa fraternità e dedicatevi a qualche lettura che alimenti lo spirito».
Per frenesia possiamo intendere la corsa agli iper mercati, affollare locali e correre in auto da una parte all’altra senza una meta, creando così, in tutti questi casi, quegli assembramenti che potrebbero essere pericolosi in termini di eventuale contagio. Sicuramente questo lembo di Calabria si apre ad un turismo lento e contemplativo che mai come quest’anno potrebbe essere apprezzato. Spiagge incontaminate nelle pinete, passeggiate nei borghi e su sentieri panoramici. Gite sulle vicine montagne. Una buona occasione per fare pace con il Creato.
v.l.c.