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Problema rifiuti in Calabria senza soluzioni. Per l’estate si rischia una bomba ecologica

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Brutte notizie sul versante dei rifiuti solidi urbani: il sistema della raccolta e del conferimento in discarica rischia il definitivo collasso e, stando alle notizie che circolano in queste ore, l’imminente stagione estiva potrebbe essere compromessa da una vera e propria “bomba” ecologica. Qui, ovviamente, non si parla di un problema circoscritto a questo o a quel comune, ma è a rischio tutta la Calabria e in particolare la provincia di Cosenza. La dimostrazione, però, che l’emergenza non è per niente superata viene dal Comune di Trebisacce: ieri, infatti, giovedì 18 giugno, il Comune scriveva di “normalizzazione della raccolta differenziata e del calendario di conferimento”. Oggi 19 giugno, a distanza di sole 24 ore, si riparla di “sospensione del conferimento della frazione organica e dei rifiuti indifferenziati a causa del protrarsi dei disservizi presso gli impianti di conferimento”. Segno evidente che il superamento dell’emergenza, piuttosto che essere ormai alle spalle, potrebbe essere rinviato “sine die” e mettere a rischio, perciò, la stagione estiva perché al momento tutto il sistema è bloccato.

Non è un caso, infatti, che nelle ultime ore sia circolata la non rassicurante notizia delle dimissioni del sindaco di Rende Marcello Manna dalla presidenza dell’ATO (assemblea dei sindaci della Provincia) che, in teoria, doveva affrontare e risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti nella Provincia attraverso una serie di adempimenti e, soprattutto, attraverso l’indicazione del sito dove realizzare l’Eco-Distretto Provinciale. Cosa che l’Assemblea dei Sindaci, a circa 2 anni dalla costituzione dell’ATO, non è riuscita a fare nonostante si sia riunita (spesso a ranghi ridotti!) in ben 24 Assemblee, perché nessun Comune, nonostante un finanziamento comunitario di ben 50milioni di euro, si è proposto per ospitarlo. Né c’è riuscito l’ennesimo Commissario (Ing. Ida Cozza) nominata dalla Giunta-Oliverio apposta per quest’ultima incombenza. Risultato: l’attuale governo regionale, ritenendo illegale il monopolio del privato nel business dei rifiuti, ha bloccato la discarica-madre di Crotone gestita dalla Sovreco dei fratelli Vrenna, illudendosi di poter “rianimare” le discariche pubbliche (San Giovanni in Fiore, Cassano Jonio, Castrovillari, Bucita…) che invece risultano tutte sature e non a norma. Conseguenza: tutto il sistema si è inceppato, né si prevedono nel medio termine vie d’uscita. Lo stesso Colonnello Sergio De Caprio, più conosciuto come Capitano Ultimo, Assessore Regionale all’Ambiente della Giunta Santelli, nonostante le buone intenzioni, finora non è stato in grado di dare un’accelerata a un problema, quello dello smaltimento dei rifiuti, che non è più procrastinabile. Non si può accettare, infatti, come sta avvenendo in questo periodo che andrà in scadenza il prossimo 30 giugno, che i rifiuti della Calabria (meno di 2 milioni di abitanti) debbano finire, a caro prezzo, in Puglia (oltre 4milioni di abitanti). La verità è che alla guida della nostra Regione i suonatori cambiano ma la musica è sempre la stessa. La Giunta Oliverio in 5 anni ha preferito nascondere la spazzatura sotto lo zerbino e i nuovi arrivati, piuttosto che aggredire e risolvere subito un problema vitale per una regione che si illude di fare turismo, nonostante la grave emergenza sanitaria, hanno avuto il tempo per pensare prioritariamente… ad altro.

Pino La Rocca

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