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Caporalato, turni massacranti a 1,50 euro all’ora. Sette arresti nel cosentino

Alcuni lavoratori del Gruppo Megamark di Trani mentre raccolgono i pomodori a Foggia, 23 settembre 2019. Parte dalle campagne del Foggiano la prima filiera etica in Italia contro il caporalato. I prodotti, 5 tipi di conserve di pomodori biologici, frutta e verdura, sono contrassegnati dal bollino etico 'NoCap'. Ã? un progetto sperimentale nato dall'intesa tra il Gruppo Megamark di Trani (Bat), l'associazione internazionale anticaporalato NO CAP e Rete Perlaterra. ANSA/FRANCO CAUTILLO

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Lavoratori del Bangladesh sottoposti a turni anche di 26 ore con una paga di 1,50 euro all’ora, costretti a mangiare a terra, a differenza degli italiani ai quali era consentito utilizzare un tavolo, e sottoposti a condizioni disumane oltre che a minacce e insulti.

Il commissariato di Polizia di Paola, diretto dal vicequestore Giuseppe Zanfini, ha messo fine allo sfruttamento di alcuni lavoratori stranieri costretti a vivere in dieci in appartamenti di 70 metri quadrati, con bagni rotti e inefficienti, arrestando 5 imprenditori e due stranieri, posti ai domiciliari in esecuzione di un’ordinanza del Gip su richiesta della Procura di Paola. Sequestrata anche un’azienda agricola di Amantea di cui i cinque imprenditori sono soci.

L’indagine è nata dalla denuncia di un lavoratore, stanco delle condizioni disumane alle quali era costretto. Gli indagati sono accusati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro di cittadini stranieri. I due stranieri svolgevano un ruolo di intermediazione, riscuotevano il denaro e rivestivano una posizione di privilegio all’interno dell’azienda.

Redazione

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