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Coronavirus. Pensieri sparsi di una penna in lockdown – Parte Seconda

Coronavirus. Pensieri sparsi di una penna in lockdown – Parte Seconda
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Il dottore Giuseppe Massaro, stimato ginecologo di Francavilla Marittima (Cs), durante il periodo, così detto, del lockdown ha scritto alcuni pensieri, pillole sparse sul Covid-19, questo virus sconosciuto che ha cambiato le nostre vite. Letture gradevoli, con il dono della sintesi, che analizzano il momento vissuto sotto diversi aspetti. Pubblicheremo periodicamente, in una sorta di rubrica, gli scritti sulle nostre pagine di Paese24            (Vincenzo La Camera)
LEGGI I PRIMI TRE CAPITOLI
CAPITOLO IV – INSIEME AL CORONAVIRUS (31 marzo 2020)
Ancora non sei stanco di girare per il mondo? Hai fatto già tanto danno. Non sei contento, vuoi anche affamarci? Hai sconvolto le nostre vite, nemmeno una sana passeggiata, un buon caffè con gli amici… Le città deserte, spettrali impauriscono più così; solo qualche “ombra” s’aggira, qualche bicicletta corre veloce, una ragazza col cane… Una domanda mesta, martellante mi punge la mente ” …per chi suona la campana ?” scriveva Hernest Hemingway. Che lotta! Vogliamo campane a festa! Anche del nostro Santuario, in silenzio ormai da anni. L’infezione teoricamente è poco grave, l’assenza di farmaci specifici la rende molto virulenta. È una battaglia impari perché colti di sorpresa e impreparati. Alcuni errori fatti li stiamo pagando; la Sanità che era in ascesa dal 2000 circa in poi, da noi, è, ahinoi, regredita. Ricordo nel 1980 circa a Francavilla c’è stato un piccolo focolaio infettivo, subito domato con un’unità mobile attrezzata che monitorò tutte le scuole ecc ecc. Altri tempi, infezione ben diversa oggi, però la storia insegna. La sanità va programmata, le pentole si scoperchiano… Le mascherine, i presidi sanitari difensivi (quanti morti in prima linea), i TAMPONI scarsissimi. Quanta di questa vitale merce ha preso altre strade? Il Coronavirus non ferma nemmeno gli affari né gli sciacalli! Una Ditta italiana produrrà test rapidi con risposta in un’ora tra pochissimi giorni, già acquistati dagli Stati Uniti; spero che ce ne saranno anche per noi. Quanta tristezza. Un tampone costa circa 18 €, mi pare! Un giorno di terapia intensiva, mi pare, 3000(tremila)€!!! Lo scenario è anche questo per capire . Ecco il valore delle UNITÀ MOBILI. Vogliamo una sanità nuova, più giusta in tutta Italia, una rete di sicurezza sanitaria dei territori è fondamentale per la salute e per l’ economia contro le insidie dei prossimi decenni. Stiamo purtroppo distanti, arieggiamo spesso le stanze, vecchie utili armi. E poi abbiamo il clima, le nostre arance (vit. C), il nostro sole che sviluppa nei nostri corpi tanta vitamina D per il sistema immunitario difensivo che non si tira mai indietro! Speranza! Come suscita questa foto.
P.S.
Niente ricetta.
Domani, secondo sacre tradizioni “u mircudie nun si càmmaride, u vennero nent carn”, io faccio il DIGIUNO per il corpo e lo spirito. (Giuseppe Massaro)
CAPITOLO V – IO E IL CORONAVIRUS ADIRATO (11 aprile 2020)
Dopo qualche tentennamento ho deciso di condividere questa personalissima esperienza.
Ancora ronzi qui intorno, ti sento al viso, ai capelli, sui vestiti, ti scaccio rabbioso con le mani, col fazzoletto; ma tu non sei un moscerino. Persisti. Arrivi, scompigli, sconvolgi, distruggi. Settant’anni per costruire delle certezze, delle sicurezze, degli affetti, dei principi consolidati, arrivi tu e…tutto crolla.
Devo ancora rivedere tutto, ancora decidere, cominciare daccapo!? Mi fai fare vecchio prima del tempo perché mi appesantisci di un fardello sproporzionato… Hai disorientato le società, minando le strutture portanti… A che sporco, triste, ìmpari gioco giochiamo? Quanto dura? Mi hai messo in crisi, mi fai vacillare, mi hai denudato. È una guerra di nervi! Tante domande, poche risposte. Hai messo a nudo i miei limiti, la stupidità; tutta la fragilità è scoppiata improvvisamente nella sua crudezza. Dov’è la fortezza? Chiuso, debole, ammosciato, mi si fa strada invece l’ansia con le sue acuzie, l’insonnia, lo stato subliminale. Ti sento ronzare rumoroso, veloce, vorticoso e, mi pare, pure adirato?
Ho paura di una banale faringite, tonsillite anche di respirare, dimentico che la gola è il primo vero baluardo contro batteri e virus. Prepotente idea: sei tu? Che strane sensazioni! Morte come creatività? È proprio vero: l’origine dell’angoscia umana è la paura innata, da padre in figlio, della necessaria morte? Non solo, ma come si muore… certe immagini velano la mente di una tristezza irreale. Vedo in rapidi immagini il vero dolore: migliaia di morti, medici, infermieri, operatori sanitari al prevedibile sbaraglio, onorati vecchi pregni di sacre storie, giovani vite spezzate… Non un fiore, non un abbraccio, non un bacio, uno sguardo da un vetro, non un tocco di campana…invece i camion militari… Quanti aspri lutti!Migliaia di famiglie in estrema difficoltà, porti anche miseria! Hai rallentato il tuo ronzare, il volo forsennato? La tua ira s’è placata? Vorresti un grazie? Non me la sento… Sembra paradossale: ti riconosco che m’hai spinto a pensare, a fare esame di coscienza. Dov’è, qual è la mia tristezza? Il distanziamento? Piccolissimo, insignificante disagio. La nuvola si dìssipa, mi rassereno e m’inchino alla VERA SOFFERENZA. Commosso ringrazio Dio e mi metto a pregare… È sera, sono a Siena e lo sguardo raggiunge a due km circa la basilica illuminata dell’Osservanza del ‘400. È dedicata a San Bernardino da Siena, fervido infaticabile predicatore dell’Amore di Cristo e protettore anche contro le malattie polmonari. Anche a Morano Calabro c’è la bellissima chiesa di San Bernardino, pure del ‘400 col chiostro, fatta costruire dal principe Pietrantonio Sanseverino.
Quale meraviglioso significativo collegamento!
Al venerdì santo segue sempre la PASQUA, auguri. (Giuseppe Massaro)
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