Dopo gli episodi di Castrovillari, anche nel carcere di Rossano si registrano delle aggressioni agli esponenti della polizia penitenziaria. Venerdì sera, infatti, un detenuto ha aggredito due assistenti dei “baschi azzurri”. L’episodio è stato denunciato da Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe (Sindacato autonomo della polizia penitenziaria) e Damiano Bellucci, segretario nazionale dello stesso sindacato. I due assistenti sono stati sottoposti alle cure mediche e giudicati guaribili con una prognosi di 7 giorni. «Ci riferiscono che a Rossano – fanno sapere i rappresentanti del Sappe – le condizioni di sicurezza in cui opera il personale sono ormai ridotte al di sotto del minimo consentito, sia a causa delle carenze di risorse, sia per una organizzazione probabilmente carente. E’ da tanto tempo – concludono i rappresentanti del sindacato – che sollecitiamo un’ispezione ministeriale e un cambio dei vertici dell’istituto rossanese, considerato che gli appartenenti al corpo di polizia penitenziaria non si sentono più tutelati nel loro quotidiano servizio».
Come scritto in precedenza, non è il primo episodio di questo tipo che avviene all’interno delle carceri della provincia cosentina. Lo scorso mercoledì 5 settembre, i sindacati avevano segnalato l’aggressione ai danni di un assistente capo e un sovrintendente della polizia penitenziaria, da parte di un detenuto che, in precedenza, aveva già attaccato due compagni di cella.
Pasqualino Bruno