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Coronavirus torna a spaventare Corigliano-Rossano. Salgono contagi. Movida sotto accusa

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Torna a destare qualche preoccupazione il Coronavirus nella Sibaritide, anche se circoscritto ad alcuni focolai già attenzionati che potrebbero comunque ancora estendersi. Parliamo di tre focolai accesi a Corigliano-Rossano ed uno a Cassano allo Ionio, quest’ultimo riconducibile ad un gruppo di 6 cittadini bengalesi. Nella città unica della Sibaritide, invece, tre sono i focolai attivi (di cui uno riconducibile ad una nota gelateria di Rossano che ha provveduto a comunicare la propria situazione sui social)  che ad oggi dopo circa 150 tamponi effettuati hanno portato alla luce 14 casi di positivi al Covid-19 come riportato anche dal sindaco Flavio Stasi sui suoi canali social. Tra questi, sette casi si sono verificati solo ieri (giovedì) e non presenterebbero sintomi acuti.

Intanto l’Asp di Cosenza sta continuando l’attività di contact tracing degli attuali positivi cercando di individuare più soggetti possibili da attenzionare, interrompendo così la catena di contagio che potrebbe allargare i focolai a macchia d’olio. “Ma se non abbiamo avuto contatti stretti con i positivi non ci dobbiamo preoccupare – chiarisce il dottor Martino Rizzo –  e tutti i contatti verranno messi in quarantena proprio per evitare l’insorgenza di casi secondari”. Il sindaco Stasi ha puntualmente avvisato i cittadini sullo stato attuale della situazione Covid-19 in città, ma in tanti lamentano una movida, in alcuni casi, troppo sopra le righe durante l’estate che avrebbe contributo alla riesumazione di un virus che sembrava, almeno per il momento, accantonato.

Vincenzo La Camera

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