Incendi boschivi: la periferia paga dazio anche nell’arrivo dei mezzi aerei. A causa del tardivo arrivo dei mezzi aerei, infatti il fuoco, che continua a divampare nei paesi dell’Alto Jonio con la complicità delle alte temperature e l’odiosa schizofrenia dei piromani, ne approfitta per prendere vigore e per estendere il suo fronte di attacco al patrimonio boschivo. Così gli incalliti incendiari hanno vita facile e si fregano le mani e quel che resta del patrimonio boschivo residuato dopo i disastri compiuti negli ultimi anni dagli incendi se ne va in fumo. E’ successo nei giorni scorsi negli incendi scoppiati a ripetizione nel territorio di Albidona e si è ripetuto ancora ieri mattina nel territorio di Plataci, due comuni, questi, che negli anni scorsi sono stati letteralmente devastati dagli incendi. Ad Albidona, prima dell’arrivo dei mezzi aerei, il fuoco ha divorato diversi ettari di bosco e di macchia mediterranea nelle contrade rurali del Cafaro, a destra e a sinistra della “Manca”, ed è successo la stessa cosa ieri mattina sui monti di Plataci (nella foto) dove, prima dell’arrivo dei mezzi aerei, il fuoco ha preso vigore e, pur in assenza di vento, ha distrutto una vasta area coperta da pini di Aleppo e da macchia mediterranea che sorge a ridosso dei confini tra il territorio platacese e quello di Cerchiara di Calabria.
In entrambi i casi il ritardato arrivo dei mezzi aerei, soprattutto dei Canadair, dimostratisi insostituibili soprattutto nelle aree impervie dell’Alto Jonio, è purtroppo divenuto una costante ma non è dato sapere quali le ragioni di questi ritardi. Non certo – si pensa – per le distanze che intercorrono tra Lamezia Terme dove sono dislocati i mezzi aerei e l’Alto Jonio Cosentino perché tale distanza viene coperta in poco più di mezzora. C’è invece chi attribuisce i ritardi alla lentezza con cui i mezzi aerei vengono allertati e chi invece parla di difetti di coordinamento da parte delle catene di comando, a partire dal DOS (direttore delle operazioni di spegnimento) la cui competenza, come è noto, è passata dal CFS (Corpo Forestale dello Stato) ai Vigili del Fuoco e/o a Calabria Verde. “In un’ora – ha scritto sul web uno spettatore diretto – l’incendio di Plataci si è più che quadruplicato: è indispensabile, a questo punto, che il mezzo aereo arrivi subito e non dopo ore dall’inizio dell’incendio, quando oramai è troppo tardi e i danni sono già diventati enormi».
Pino La Rocca