Una giornata di mobilitazione popolare sul tema dei trasporti e della mobilità pubblica. Questa è l’iniziativa (accompagnata dallo slogan “La presa del treno perduto”) organizzata dal movimento “Terra e Popolo” per la mattinata di sabato 15 settembre nelle stazioni ferroviarie di Sibari e Rossano, e che punta a coinvolgere i cittadini della Sibaritide. La manifestazione, ovviamente, mira a porre l’attenzione delle istituzioni e dei media sul bistrattato sistema ferroviario della fascia jonica cosentina. «Le nostre ferrovie – fanno sapere i responsabili di “Terra e Popolo” – sono ormai un rottame inutile e spostarsi dalla costa ionica è un’impresa ardua e costosa».
Per i coordinatori del movimento, l’appuntamento di sabato sarà «una giornata con cui avvieremo un percorso unitario fra tutti i territori interessati, il primo atto di una mobilitazione costante e permanente. Una giornata di lotta senza compromessi, perché lo stato disastroso delle cose ci dimostra che le nostre comunità non hanno interlocutori ma solo controparti, a cui è giunto il momento di imporre la volontà popolare». “Terra e Popolo” fissa anche gli obiettivi da raggiungere, a lungo termine, partendo da questa prima giornata di mobilitazione. «La restaurazione delle tratte a lunga percorrenza; la riapertura e messa in funzione delle stazioni, con servizi annessi e un piano di investimenti sulle ferrovie del meridione ed in particolare della fascia ionica che riequilibri l’assetto ferroviario nazionale, con raddoppio, messa in sicurezza ed elettrificazione della rete ionica».
Pasqualino Bruno