Terzo Megalotto Ss 106. Accordo con Arpacal per il monitoraggio ambientale
E’ stato sottoscritto questa mattina (giovedì 29 ottobre), nella sala giunta della Provincia di Cosenza, un Protocollo d’intesa sulla “Gestione delle terre e rocce da scavo e sul monitoraggio delle matrici ambientali suolo e acque sotterranee” nell’ambito dei lavori di costruzione del 3° Megalotto della S.S. 106 Jonica, dall’innesto con la S.S. 534 (km. 365+150) a Roseto Capo Spulico (Km. 400+000). Protocollo firmato dal direttore generale dell’Arpacal, Domenico Pappaterra, dal presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, dall’ing. Francesco Caporaso, responsabile struttura territoriale Anas, e dall’arch. Maria Elena Cuzzocrea, rappresentante legale della società contraente generale Sirjo.
“Il nostro ruolo di ente di controllo tecnico scientifico – ha dichiarato il direttore generale dell’Arpacal, Domenico Pappaterra – non deve essere inteso come un freno allo sviluppo delle opere strategiche per la nostra Calabria e per l’intero Mezzogiorno. È per questo che siamo giunti alla sigla di una convenzione per garantire efficienza ed efficacia a tutte le nostre attività nei lavori di costruzione del 3° Megalotto della S.S. 106 Jonica”.
In base alla delibera del Cipe che approvava il progetto definitivo del Megalotto, l’intera opera è sottoposta ad un piano di monitoraggio ambientale affinché, prima durante e dopo l’opera, i lavori non abbiano un impatto sull’ambiente circostante tale da determinare la compromissione nelle diverse matrici ambientali (aria, suolo, acque sotterranee ecc.). E per fare ciò, l’Ente preposto al controllo, per verificare l’efficacia delle misure di mitigazione previste dal progetto, nonché per consentire l’individuazione di ulteriori interventi di mitigazione e correzione delle fasi di lavorazione necessarie a minimizzare quanto più possibile gli impatti, è proprio l’Arpacal. Un’attività che è chiamata a pronunciarsi, ma anche ad essere operativa sul territorio, in diversi ambiti che interessano l’opera: la matrice suolo per il controllo dei livelli di superamenti delle concentrazioni soglia di contaminazione, oppure l’aria per le emissioni delle diverse opere di cantierizzazione, o anche la matrice acqua, nello specifico quelle sotterranee, per la verifica di eventuali sforamenti ai limiti imposti dalla normativa e, non da ultimo, il complesso tema delle Terre e Rocce da Scavo. Il tutto opportunamente condiviso tra i soggetti in campo, in particolare il Settore Ambiente della Provincia che svolge un ruolo di controllo, al fine di evitare rallentamenti nell’opera nel pieno rispetto della normativa e dei rispettivi ruoli istituzionali.
“Questo Protocollo – dichiara il presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci – è stato condiviso da tutti. In questo modo si attiverà un percorso virtuoso, che consentirà di adottare un metodo di lavoro condiviso, capace di individuare tempestivamente gli eventuali accorgimenti necessari al fine di coniugare sviluppo economico e tutela dell’ambiente e della salute umana, sempre nel doveroso rispetto della normativa vigente”.
Redazione