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Covid. Sit-in davanti all’Ospedale di Rossano

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Sit-in dinanzi all’Ospedale civile “Nicola Giannettasio” di Rossano, nella serata di giovedì 19 novembre, per ringraziare, attraverso un caloroso applauso, i medici e gli infermieri professionali impegnati, quotidianamente (24 ore su 24), in questa fase di piena emergenza Coronavirus (Covid-19) e non solo. All’iniziativa, promossa dal Movimento “Civico e Popolare”, hanno preso parte il dott. Luigi Promenzio (Consigliere comunale), rappresentanti sindacali, associazioni del territorio, diversi consiglieri comunali di minoranza e numerosi cittadini. L’iniziativa, inoltre, è servita per chiedere la riapertura degli ospedali chiusi del territorio quali: Cariati e Trebisacce che possono ospitare il Polo Covid, ma anche per l’immediata attivazione dell’USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziale) negli ospedali di Corigliano e Rossano.

La manifestazione pacifica è servita anche a dire NO allo smantellamento dei Reparti sia al “Giannetasio” di Rossano e sia al “Compagna” di Corigliano. C’è bisogno di garantire, nonostante l’emergenza Covid-19, cure anche ai tanti cittadini e pazienti affetti da diverse patologie. Gli artefici dell’iniziativa, inoltre, dicono decisamente NO al Reparto Covid all’interno dell’Ospedale civile di Rossano in cui è al rischio la salute di quanti (cittadini e pazienti) si recano al Pronto Soccorso e nella struttura ospedaliera rossanese per una serie di cure sanitarie (fra questi i tanti malati oncologici e non solo). Il dott. Promenzio, infine, ha voluto ringraziare, pubblicamente, le forze dell’ordine e quanti hanno partecipato al sit-in. L’evento si è svolto rispettando la distanza di sicurezza anti-covid tra i partecipanti tutti con le mascherine.

Intanto, nel pomeriggio di oggi (venerdì 20 novembre), è in programma il Consiglio comunale straordinario di Corigliano-Rossano per discutere, dell’unico punto all’ordine del giorno, dell’emergenza sanitaria nel territorio alla luce dell’incontro del sindaco Flavio Stasi, insieme ad altri primi cittadini di diversi comuni calabresi, all’incontro romano con il Premier Giuseppe Conte e il Ministro alla Salute, Speranza, affinché si possa mettere la parola fine al commissariamento della sanità pubblica in Calabria che, purtroppo, non ha portato i risultati sperati negli ultimi anni. I calabresi, da anni, rivendicano una sanità migliore in modo tale da evitare i cosiddetti “viaggi della speranza” in altre strutture ospedaliere del centro-nord Italia. In questa fase critica per l’Italia intera a causa del diffondersi del virus con l’aumento dei contagi, infine, è necessario rivolgere un plauso ai tanti medici ed infermieri che sono in prima linea per quanto riguarda l’emergenza Covid-19.

Redazione

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