Prosegue, nonostante il freno alla mobilità imposto dal Coronavirus, la pessima pratica dell’abbandono dei rifiuti ai margini delle strade da parte dei soliti incivili che continuano a rovinare l’immagine di Trebisacce ed a sciupare quanto di buono fa, invece, la maggior parte dei cittadini virtuosi che differenziano i rifiuti.
Si tratta di gesti di grave maleducazione e di inciviltà che deturpano l’ambiente e che, cosa non certo secondaria, comportano costi economici che ricadono sull’intera collettività. Per non parlare delle pinete e delle aree periferiche della città, dove spesso e volentieri vengono impunemente abbandonati rifiuti inquinanti e tossici (copertoni e batterie di auto, materiali inerti tra cui vernici, solventi, residui di lavorazione, amianto…), talvolta depositati in zone sensibili, nelle quali possono causare conseguenze gravissime e permanenti oltre che all’ambiente superficiale anche alle falde acquifere. L’abbandono dei rifiuti, per chi non lo sapesse, costituisce un vero e proprio reato, punibile per legge fino a 3.000 euro e con il doppio ove si tratti di rifiuti pericolosi. Gli amministratori continuano a sollecitare le persone più virtuose a collaborare denunciando gli illeciti, ma forse sarebbe meglio aumentare i controlli (che fine hanno fatto – ci si chiede – le Guardie Ambientali?) e sanzionare adeguatamente chi non rispetta le regole del buon senso dimenticando che in una città pulita si vive meglio, e anche più a lungo!
Pino La Rocca