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Trasporti, “Terra e Popolo” occupa i binari a Rossano. «Questo è solo l’inizio»

Trasporti, “Terra e Popolo” occupa i binari a Rossano. «Questo è solo l’inizio»
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Un momento della protesta sui binari di Rossano

«Questo è solo l’inizio». Attraverso questo slogan, ripetuto più volte dagli organizzatori, si può sintetizzare la giornata di mobilitazione programmata per oggi (sabato 15 settembre) dal movimento “Terra e Popolo”. Una giornata di mobilitazione popolare sul tema dei trasporti e della mobilità pubblica,  realizzata, con il coinvolgimento dei cittadini della Sibaritide, nelle stazioni ferroviarie di Rossano e Sibari. Alle 11.00 di questa mattina, infatti, un cospicuo numero di persone si sono dati appuntamento all’interno della stazione di Rossano e hanno atteso l’arrivo del treno da Sibari, dove, nel frattempo, erano già saliti gli studenti del “Collettivo P2 Occupata” dell’Unical e dell’“Unione degli Studenti di Corigliano”, i cittadini della “Associazione Skatakatascia” di Francavilla e altri cittadini dell’alto ionio e di Castrovillari. Ad attendere il treno nella città bizantina, c’erano anche altre associazioni arrivate dai posti più disparati della Calabria. L’associazione “Le Lampare”, l’ “Arci di Crotone”, il movimento “Adesso Basta”, l’associazione “Italia Prima”. I manifestanti hanno occupato i binari fino alle 13.30, per poi lasciar passare il treno diretto a Catanzaro.

«Più di un’ora sui binari – fanno sapere gli organizzatori della manifestazione – per sancire una svolta, un cambio di direzione storico per il nostro territorio, da decenni martoriato nel silenzio delle nostre comunità. Quella di stamattina è l’unica “prima pietra” reale posta sul nostro territorio, dopo tutte le prime pietre fantasma poste da una classe dirigente distante anni luce dai bisogni della comunità: dagli ospedali alle ferrovie, ai tribunali, alle strade. Questo – continuano gli organizzatori – è solo l’inizio. Non ci fermeremo fino a quando gli ultrapagati dirigenti delle ferrovie e dirigenti politici, responsabili di questo sfacelo, non saranno costretti ad esaudire le nostre richieste: la restaurazione delle tratte a lunga percorrenza, la riapertura delle stazioni e dei servizi annessi e  il riequilibrio del sistema ferroviario nazionale, con un piano di investimento sulle ferrovie del sud ed in particolare della fascia ionica».

Pasqualino Bruno

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