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“I giovani ricordano la Shoah”. Liceo di Trebisacce alla fase nazionale del concorso

“I giovani ricordano la Shoah”. Liceo di Trebisacce alla fase nazionale del concorso
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Per la sezione Scuola Media, ammesso alla fase finale il Comprensivo Taverna di Montalto

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Concorso “I giovani ricordano la Shoah”: il Liceo Classico (classe VA) e quello Linguistico (classe V D) di Trebisacce rappresenteranno la Calabria – per la sezione Scuola Secondaria di Secondo Grado – alla fase nazionale del Concorso promosso dal Ministero dell’Istruzione con l’obiettivo di promuovere e sviluppare progetti e iniziative didattiche finalizzate all’approfondimento e alla riflessione sulla Shoah e di favorire la consapevolezza di quanto è accaduto. Perché il ricordo delle vittime della Shoah rimanga sempre vivo nel tempo anche quest’anno sono stati realizzati concorsi, mostre, viaggi della memoria ad Auschwitz-Birkenau, mostre itineranti e attività di sensibilizzazione rivolte al primo e al secondo ciclo di istruzione. Come è noto il Parlamento Italiano, con la legge n. 211 del 2000, ha istituito nel giorno 27 gennaio la data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, quale “Giorno della Memoria” in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.

E, nell’ambito delle tante iniziative che saranno realizzate su tutto il territorio nazionale il MIUR, sotto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica e in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, per l’anno scolastico in corso ha bandito la XIX Edizione del suddetto Concorso che è rivolto a tutti gli allievi del primo e del secondo ciclo di istruzione e a cui ha partecipato gran parte delle Scuole della Calabria.

Tra le classei premiate a livello regionale – dicevano –  la 5^A del Liceo Classico “Galilei” di Trebisacce per la “testimonianza” fornita dalla compianta Signora Giorgina Emiliani sposata Verri e la V^D del Liceo Linguistico di Trebisacce per la “testimonianza” fornita dal Signor Bruno Michelon che, a seguito di laboriose ricerche storiche, ha ritrovato e consegnato ai suoi familiari “la gavetta” del soldato Giuseppe Pistocchi di Cerchiara di Calabria: storia che abbiamo già raccontato su Paese24.

La prima testimonianza, invece, prodotta in Conference Call per ragioni anti-Covid e a cui, oltre alla referente del Progetto prof.ssa Adelina Anna Vittoria Conte, la Dirigente Scolastica, Elisabetta D’Elia, la prof.ssa Giusy Covelli docente e referente del percorso di Alternanza Scuola-Lavoro “Itinerari Museali e Cuturali”, è stata quella della compianta Signora Giorgina Emiliani sposata Verri nata nel 1935 a Diano Marina in Provincia di Imperia ma cittadina di Trebisacce da circa 50 anni, da tutti conosciuta come Nonna Giò. Lei ha raccontato con estrema lucidità quello che ha vissuto durante la Seconda Guerra Mondiale e nell’immediato dopoguerra dal momento che, essendo il papà antifascista, lei, bambina di pochi anni, dal 1943 in poi è stata costretta a nascondersi con la famiglia e a cambiare più volte domicilio sperando di non essere scoperta dai nazifascisti perché considerata, insieme ai suoi familiari nemici del Regime e iscritti nella triste lista dei ricercati. Nonna Giò, nonostante l’inesorabile avanzare degli anni, non ha mai dimenticato e con molta sincerità ha confidato che ancora oggi sentire parlare in tedesco la intimorisce.

Per la sezione Scuola Secondaria di Primo Grado rappresenterà la Calabria al concorso nazionale le classi Terze sezioni A-B-C dell’Istituto Comprensivo Taverna di Montalto Uffugo, guidato dalla Dirigente Scolastica, Gemma Faraco. La commissione regionale ha selezionato il lavoro dei ragazzi dal titolo “I mille volti della Shoah”, ritenendolo meritevole di concorrere a livello nazionale.

Pino La Rocca

 

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