Consorzio di Bonifica: continua, anche dopo l’incontro con il Presidente Blaiotta, il sit-in di protesta dei lavoratori che, per la cronaca, non ricevono le loro spettanze a partire dal mese di settembre e quindi da oltre 4 mesi, ivi compresa la tredicesima. «Siamo in lotta perché i lavoratori vantano ben 5 mensilità arretrate e il presidente ha assunto degli impegni con la Prefettura e, ultimamente, con il sindaco di Corigliano Rossano, che però non ha mantenuto, – tanto ha dichiarato, a nome dei rappresentanti sindacali presenti, Federica Pietramala, della Flai Cgil. Il presidente Blaiotta – ha aggiunto Pietramala – si era impegnato a pagare due mensilità prima delle festività natalizie e invece ne ha pagato soltanto una. I lavoratori volevano manifestare già prima della fine dell’anno, ma essendo la Calabria in zona rossa, abbiamo inteso posticipare la protesta ad oggi chiedendo, contestualmente, un incontro urgente al presidente”.
Nell’incontro dei rappresentanti dei lavoratori e delle delegazioni sindacali rappresentate dalla Flai-Cgil, dalla Fai-Cisl e dalla Filbi-Uil il presidente Blaiotta ha assunto l’impegno di mettere in pagamento entro la prossima settimana le tre mensilità che avrebbero dovuto essere erogate entro dicembre 2020, senza dare però garanzie sulle altre indennità maturate finora, per cui i lavoratori, d’intesa con le organizzazioni sindacali di categoria, hanno confermato lo stato di agitazione e la continuazione del sit-in davanti alla sede dell’Ente che dura ormai da qualche giorno. In realtà, oltre alle indennità finora non corrisposte, la qual cosa contribuisce a rendere ancora più complicata la grave crisi provocata dall’emergenza sanitaria, i lavoratori del Consorzio di Bonifica sono molto preoccupati per le voci poco rassicuranti che circolano negli ambienti politici regionali circa il futuro dei Consorzi di Bonifica, tra cui quello dei Bacini dello Jonio che è il più vasto per estensione territoriale.
Tantissime infatti le prese di posizione della politica a tutti i livelli ma, al di là della solidarietà e del sostegno incondizionato ai lavoratori, rimanendo in stand-by il governo regionale, nessuno è nelle condizioni di affrontare e risolvere una situazione che si trascina ormai da anni e che vede il Consorzio di Bonifica di Trebisacce che, nonostante continui ad emettere a tutto spiano le famigerate bollette, non riesce a uscire dal pantano delle difficoltà economiche che finiscono per riverberarsi sul mancato salario ai lavoratori che, pur rappresentando il braccio operativo dell’Ente, rimangono la parte più debole di tutto l’organico a cui l’Ente non riesce a garantire il salario ed a dare sicurezza sul loro futuro lavorativo. Su questo punto, infatti, il presidente Blaiotta ha ribadito che allo stato attuale l’ente «non può prendere impegni circa il numero e la tempistica di erogazione degli stipendi, in quanto il tutto è in funzione di condizioni che allo stato non possono essere esposte con certezza». Tantissime le prese di posizioni dei rappresentanti politici a tutti i livelli e, tra questi, c’è chi intima al presidente Blaiotta di dimettersi e alla Regione di dichiarare il fallimento dell’ente consortile.
Pino La Rocca