L’ingresso di monsignor Satriano nell’arcidiocesi Bari-Bitonto
Emozionante cerimonia religiosa, nel pomeriggio di lunedì 25 gennaio, con l’ingresso di S.E. Mons. Giuseppe Satriano alla guida dell’Arcidiocesi Metropolita di Bari-Bitonto con il passaggio di consegne, oltre del pastorale, da parte dell’Arcivescovo uscente Francesco Cacucci che, per oltre 21 anni (precisamente dall’8 settembre 1999), è stato pastore dell’Arcidiocesi Metropolita di Bari-Bitonto.
Mons. Satriano, dopo 6 anni, lascia, in seguito alla nomina di Papa Francesco, l’Arcidiocesi di Rossano-Cariati per iniziare il nuovo cammino pastorale alla guida dell’importante Arcidiocesi Metropolita di Bari-Bitonto. All’interno della Cattedrale barese, alla presenza di numerosi autorità (civili, militari e religiose), hanno preso parte il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il sindaco di Bari, Antonio De Caro, oltre al Prefetto e al Questore di Bari, ma anche diversi arcivescovi e sacerdoti.
Molto significativa, tra l’altro, l’omelia del nuovo pastore, S. E. Mons. Giuseppe Satriano, il quale ha voluto rivolgere, a conclusione, alcuni e doverosi ringraziamenti: “Giunti a conclusione della celebrazione eucaristica – ha dichiarato Mons. Satriano – non posso far tacere il cuore ed esprimere la gratitudine che provo. Innanzitutto nei confronti della Misericordia del Signore che opera nella nostra vita nonostante le fragilità e le povertà che ci caratterizzano. Un saluto, grato e riconoscente va a S.E. Mons. Emil Paul Tscherrig, Nunzio Apostolico per l’Italia, per la paterna vicinanza con cui ha accompagnato questo tempo di preparazione. Un sentito e cordiale abbraccio fraterno ai Vescovi presenti e assenti della Puglia, che saluto nella persona del Presidente della Conferenza Episcopale Pugliese, S.E. Mons. Donato Negro, la vostra vicinanza, ricca di affetto, mi sarà preziosa per il cammino. Un forte abbraccio lo riservo per i Vescovi della Conferenza Episcopale Calabra, che saluto nella persona del Vice Presidente, S.E. Franco Milito, con voi ho realizzato i primi passi da vescovo, ricchi della fiducia e della stima di ciascuno. Un abbraccio denso di affetto a S.E. Mons. Rocco Talucci, la cui paterna vicinanza ho apprezzato negli anni del mio ministero presbiterale e che continuo a sperimentare. Saluto e ringrazio per la Sua presenza gradita il Padre Abate di Noci P. Giustino Pege. Un cordiale saluto e ringraziamento al Rettore della Basilica di S. Nicola, P. Giovanni Distante, ai Reverendi Provinciali presenti, e ai Rettori dei Seminari di Posillipo e di Molfetta. Saluto con particolare fraternità e stima la delegazione ecumenica partecipe attraverso i Sacerdoti ortodossi delle Chiese Russa, Rumena, Georgiana ed Etiope e il Pastore delegato del Consiglio delle Chiese evangeliche di Bari. Un deferente saluto, colmo di gratitudine, al Sig. Presidente della Giunta Regionale Pugliese, il Dott. Michele Emiliano, e a S.E. il Prefetto di Bari, la Dr.ssa Antonella Bellomo, per averci onorato con la loro presenza. Saluto, altresì, i Sindaci di Bari, di Bitonto e di Corigliano-Rossano, qui presenti a nome di tutti i sindaci del territorio delle due Arcidiocesi. La vostra presenza, unita a quella delle massime autorità civili e militari intervenute, conferisce lustro a questa nostra assemblea. Permettetemi di rivolgere un affettuoso saluto alla Comunità Ecclesiale di Rossano-Cariati, qui rappresentata da 20 persone, tra sacerdoti e laici, che con filiale vicinanza ha accolto la notizia della separazione, disponendosi ad accompagnarmi in questo viaggio non semplice per loro. Mi avete aiutato a crescere come uomo e pastore. Vi voglio bene dal profondo del cuore e ve ne vorrò sempre. Ed ora mi rivolgo a voi chiesa già amata di Bari-Bitonto. Vorrei salutarvi e abbracciarvi tutti attraverso la persona di S.E. Mons. Francesco Cacucci, a cui rivolgo sentimenti di sincera gratitudine per la squisita gentilezza con cui ha vissuto e accompagnato questi giorni di preparazione all’inizio del mio ministero, giungendo a consegnarmi il suo pastorale, segno luminoso di continuità e di fraternità. Le sue parole, profondamente segnate da amore alla chiesa, mi aiutano a guardare avanti con fiducia, riprendendo a camminare nella gratitudine verso un passato che è sempre da riscoprire, come benedizione e luce per il presente. Grazie per i suoi anni spesi con generosità a servizio di questo popolo. A voi presbiteri, diaconi, religiosi e religiose, popolo tutto di Dio l’esortazione accorata a rimetterci in cammino, continuando a vivere quell’esodo che ci porta dalla terra del nostro IO agli orizzonti di DIO. Mi rivolgo in particolare a voi presbiteri, miei primi collaboratori, che saluto con particolare affetto e simpatia, statemi accanto e sostenetemi nell’impegno preso. Vi apprezzo e vi stimo per il delicato lavoro che siete chiamati ad affrontare in questo periodo particolarmente complesso. Con i tempi necessari desidero incontrare il vostro cuore e i sogni che portate con voi. Per tutti e ciascuno è tempo di condivisione, è tempo di abbandonare ogni ritrosia, ogni paura e metterci alla scuola di Gesù, è tempo di diventare pane per il mondo. Al termine della celebrazione desidero consegnarvi un segno che dica l’orizzonte, l’impegno, la responsabilità del nostro camminare: un semplice pezzo di pane accompagnato da un’immagine del Crocefisso. Un pezzo di pane da mettere sulle nostre tavole, da condividere, che dica la bellezza e la semplicità della nostra storia, della nostra terra, della nostra esistenza. Il piccolo pezzo di pane che vi verrà consegnato, portatelo nella vostra casa, beneditelo con una preghiera, condividetelo e donatelo. Sarà il gesto del condividere a benedire la vostra vita e la vita di chi riceverà questo segno di speranza. Tale segno lo vivremo, di volta in volta, in tutte le comunità quando verrò a visitarvi. Mi piace questa sera ringraziare l’Associazione “Fornai pane in piazza” che ha reso possibile la realizzazione di questo segno. Vi stringo tutti forte al cuore, in particolare quanti sono nella sofferenza e nella fatica del vivere. Beneditemi con la vostra preghiera e buon cammino”.
Messaggio, quello del padre Arcivescovo, che è stato condiviso ed apprezzato da tutti con lunghi applausi. Il padre Arcivescovo, dopo la benedizione finale, ha voluto omaggiare i presenti con un pezzo di pane accompagnato da un’immagine del Crocefisso.
Antonio Le Fosse