Rocca Imperiale, una poesia può regalare l’eternità
Ritorna anche quest’anno il concorso di poesia internazionale “Il Federiciano” legato al progetto che sta consacrando con il passare delle edizioni Rocca Imperiale come l’unico “Paese della Poesia” in Italia. Tante novità anche per la quarta edizione che avrà le sue giornate conclusive nel mese di dicembre, quando sono attesi nel piccolo comune jonico centinaia di poeti da tutta Italia, come è ormai consuetudine a Rocca Imperiale da quando, nel 2009, l’editore Giuseppe Aletti ha creduto nelle potenzialità del centro storico rocchese che ospita tra i suoi meandri le stele poetiche con i versi di autori dibattuti dalla critica, come Dacia Maraini, Ala Merini, Lawrence Ferlinghetti assieme ai vincitori delle varie edizioni che hanno così affidato ai muri del borgo federiciano la divulgazione eterna delle loro opere. Il termine ultimo per inviare le poesie è il 31 ottobre (regolamento su www.ilfedericiano.it). Prevista anche la partecipazione degli autori minorenni con l’apposita sezione “Germogli” e dei poeti che si dilettano con versi in vernacolo.
Anche quest’anno, dunque, sono attese grandi firme di artisti internazionali e intellettuali legittimati dalla critica che doneranno i loro versi al “Paese della Poesia”. L’Aletti Editore in stretta collaborazione con il sindaco Ferdinando Di Leo è al lavoro per portare a Rocca Imperiale qualche grande nome, forse anche guardando fuori dai confini nazionali. In un periodo dell’anno senza grandi eventi in un territorio per lo più balneare come l’Alto Jonio cosentino, Rocca Imperiale, destagionalizzando il concetto di turismo, riesce da diversi anni a trasformarsi per un week end a dicembre nella capitale della poesia, della cultura e quindi di quel turismo di qualità che davvero necessita a questo comprensorio. E intanto Rocca Imperiale si candida a diventare capofila di un vero e proprio “Circuito dei Paesi della Poesia” nel quale entreranno a far parte tutti i comuni d’Italia che sposeranno la causa creando così un gemellaggio culturale condito da scambi e quindi da flussi turistici. A Tivoli, pochi mesi fa, è stato inaugurato questo ambizioso progetto con l’adesione del comune laziale noto per la villa Adriana dell’antica Roma e la Villa d’Este, patrimonio dell’Unesco. In tre anni il concorso “Il Federiciano” ha visto la partecipazione di circa 5.700 autori, numeri che ridanno lustro ad una terra, figlia della Magna Grecia, da sempre culla di civiltà e cultura.
Vincenzo La Camera, ufficio stampa
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