Il bollettino odierno consegna una impennata di ricoveri per Coronavirus (+17 di cui 1 in terapia intensiva) e 7 persone purtroppo decedute. In tutto sono 512 i nuovi casi accertati di Coronavirus oggi in Calabria; 211 in provincia di Cosenza. Ma la regione, per effetto della consueta ordinanza del venerdì del Ministero della Salute, torna in Zona Arancione. Ma, dalla gente in giro a zonzo con mascherina abbassata o logorata all’inverosimile, è come se lo fosse sempre stata, per non dire zona gialla, a parte qualche negozio chiuso e le scuole aperte a singhiozzo.
Da lunedì 12 aprile, la Calabria, dunque, torna in Zona Arancione, mentre le ambulanze con pazienti a bordo restano in fila per ore davanti gli ospedali Covid della Regione in attesa che si liberi qualcuno degli ultimi posti letto ancora a disposizione. Mentre tanti anziani over 80 sono ancora in attesa della seconda dose e i soliti furbetti del vaccino continuano a saltare la fila senza che nessuno controlli. Per non parlare della fascia d’età a rischio, perché anziana, tra i 70 e i 79 anni, affidata al vaccino AstraZeneca, ormai scartato dall’opinione pubblica (magari non per le controindicazioni ma in seguito ad una campagna di informazione da Quinta Elementare). Un’altra ordinanza del presidente facente funzioni della Regione Calabria, Spirlì, dunque, che viene cestinata. Questa ministeriale di oggi sostituisce infatti quella regionale che prevedeva la Calabria in Zona Rossa sino al 21 aprile.
Vincenzo La Camera