Il nuovo Ospedale di Trebisacce sulla carta è pronto
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Ospedale per acuti con ben 80 posti-letto di cui 20 di Medicina Generale con annessi n. 12 di Day Hospital, n. 12 posti-letto di Chirurgia Generale WS con annessi 6 posti-letto di Day Surgery e inoltre 10 posti-letto di Lungodegenza, più i 14 posti-rene di Emodialisi già esistenti e n. 6 posti-letto di OBI (osservazione breve intensiva), per un totale, come si diceva, di n. 80 posti-letto più tutti i servizi accessori di supporto (Anestesia, Radiologia, Analisi, Ambulatori, Direzione Medica…). Tutto questo ed altro ancora, accogliendo le proposte avanzate dall’esecutivo comunale nel corso di una lunga e articolata interlocuzione istituzionale ha previsto, nella Deliberazione n. 2 notificata al Comune di Trebisacce e ai referenti istituzionali, il Commissario ad Acta nominato dal Consiglio di Stato per la riapertura del “Chidichimo” dr. Andrea Urbani che, per la cronaca, non è un illustre sconosciuto ma è il Direttore Generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute.
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Ovviamente, essendo prioritaria l’esigenza di disporre del personale necessario con cui presidiare le corsie in gran parte sparito per il pensionamento di tantissimi medici e infermieri, insieme ai posti-letto e a tutte le attrezzature necessarie il dr. Urbani ha previsto, all’uopo, il reclutamento di tutto il personale medico e paramedico. Scelta quanto mai ponderata e strategica, dunque, quella adottata dai giudici togati perché il dr. Andrea Urbani, dotato dai Giudici di tutti i poteri sostitutivi, avendo annotato la solita pigrizia e l’inoperosità dei vertici della sanità calabrese (Commissario Regionale, Commissario Asp e relativi collaboratori) ha già impegnato circa 3milioni di euro per il ripristino delle Sale Operatorie come passaggio essenziale e propedeutico alla riapertura dell’Ospedale. E’ chiaro che la Deliberazione n. 2 adottata dal Commissario ad Acta in data 17 maggio 2021, di cui si potrà prendere visione sulla pagina istituzionale del Comune, va ora trasferita nella realtà e tradotta quindi in atti concreti e non rimanere sulla carta come sono rimaste finora sulla carta le reiterate Sentenze dei Giudici e i Decreti sottoscritti dai vari Direttori Generali e Commissari che si sono succeduti alla guida della sanità calabrese e dell’Asp di Cosenza.
Del resto, però, bisogna anche convenire sul fatto che ogni opera pubblica, ma anche privata, prima di essere realizzata deve essere progettata sulla carta. Così come è stata progettata sulla carta la riconfigurazione del “Chidichimo” da parte dell’autorità legale incaricata dai Giudici. Spetta ora alla classe politica dell’Alto Jonio nel suo insieme, e non solo al Comune di Trebisacce, vigilare attentamente e incalzare i vari Commissari che si alternano alla guida della nostra sanità senza lasciare traccia del loro passaggio.
Pino La Rocca