Stesso principio attivo, stessa forma farmaceutica stesso dosaggio e stessa via di somministrazione. La diffidenza nei confronti dei farmaci generici o equivalenti, rispetto a quelli cosiddetti di marca, sta tutta nella disinformazione, nemica della salute. Contribuire a formare pazienti più consapevoli, specialmente nel momento storico in cui viviamo, bombardati dal rincorrersi di notizie e smentite sulla nocività di questo o quel vaccino anticovid, è l’approccio che le farmacie continuano a preferire. La parola d’ordine resta ascolto del cliente e trasparenza. Favorire l’aderenza alla terapia, la cura e la strada verso il benessere. E’ il pensiero professionale dell’equipe della storica Farmacia La Rosa di Cosenza, attiva da oltre 120 anni.

Dal punto di vista farmacologico – continuano – non esiste alcuna differenza tra un farmaco di marca e uno equivalente. All’atto della registrazione il Ministero della Salute garantisce la pari efficacia del farmaco equivalente con quello di marca (bioequivalenza). Dal punto di vista economico esiste invece una differenza di prezzo che può essere sostanziale: il farmaco equivalente è più economico di quello di marca: deve costare all’atto della registrazione almeno il 20% in meno. Secondo quanto riportato dalle linee guida dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) due prodotti sono considerati equivalenti quando le loro biodisponibilità, sono così simili da non comportare differenze significative in termini di efficacia e sicurezza. Secondo lo staff di professionisti della Farmacia La Rosa, oltre ad offrire, secondo la letteratura scientifica, le stesse garanzie di qualità e determinare una minor spesa in termini economici, il farmaco equivalente si fonda su robuste evidenze di sperimentazione ed utilizzo (almeno 10 anni) del corrispondente farmaco di marca.

Redazione