Dopo i 600 anni dalla morte in Francia del patrono San Vincenzo Ferrer – ricorrenza onorata nel 2019 – quest’anno Amendolara si accinge a vivere un altro momento importante sempre legato ai domenicani. Infatti nel 2021 ricorrono i 500 anni dalla fondazione del Convento dei Domenicani, istituito con bolla papale di Leone X nel 1521. Negli stessi anni venne costruita annessa al Convento anche la chiesa, riaperta alle funzioni religiose nel 2018, dopo oltre quaranta anni, proprio in occasione della festa patronale di San Vincenzo Ferrer. E grazie all’impegno del parroco, don Vincenzo Santalucia, dei suoi validi collaboratori, e con il sostegno dell’Amministrazione Comunale e del sindaco Ciminelli, la chiesa di San Domenico sta ritornando agli antichi splendori.

La realizzazione del Convento di San Domenico nel rione Timpone sugellò la presenza dell’ordine dei Domenicani ad Amendolara già dal 1465. Ed il papa nel 1521 autorizzò i frati a dotarsi di una struttura adeguata alle loro rinnovate esigenze, previo consenso del vescovo di Tursi-Anglona, Giovanni Antonio Scotius, come riportano le cronache dello storico di Amendolara, Vincenzo Laviola. La chiesa del Convento è diventata, dalla sua riapertura, anche meta di visitatori e turisti durante l’estate che ne apprezzano l’architettura cinquecentesca, le navate e ciò che emerge dagli affreschi in attesa di un recupero per la definitiva consacrazione. La Chiesa e il Comune, nel frattempo, sono in sintonia per organizzare uno speciale cartellone di appuntamenti che ricorderà i 500 anni dalla fondazione del Convento. Da indiscrezioni trapelate, grazie alla collaborazione con Poste Italiane, è in programma la realizzazione di un prodotto filatelico per rimarcare l’importanza dell’evento.

Vincenzo La Camera