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Amendolara. Nel documentario sul golfo di Corigliano spiccano i tesori della Secca

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Presentato il documentario “Le meraviglie sommerse del golfo di Corigliano”, realizzato nell’ambito di un apposito progetto del Rotary Club Corigliano-Rossano “Sybaris” che giunge proprio nell’anno in cui il Rotary International ha inserito l’ambiente tra le aree tematiche di intervento. Un documentario che esalta le bellezze sommerse del tratto di mare che va da Amendolara a Cariati e, nello stesso tempo, denuncia gli effetti dell’azione antropica stimolando l’adozione di misure a tutela.

L’evento, trasmesso in diretta streaming e in forma ristretta nel rispetto delle norme anti-covid, si è svolto nel Salone degli Specchi del Castello Ducale, dove il dott.  Vincenzo Taverna, Presidente del Rotary Club Corigliano- Rossano “Sybaris”, affiancato dal segretario dott. Luigi Iapichino, ha fatto da padrone di casa illustrando gli obiettivi e le finalità del progetto, fortemente voluto anche dal Governatore del Distretto 2100 prof. Massimo Franco che lo ha co-finanziato. Si è dato spazio, in questa occasione, alle sole due relazioni tecniche (progettuale e scientifica) mentre prossimamente, non appena la situazione sanitaria lo renderà possibile, si procederà alla presentazione del documentario, con un evento pubblico.

Il documentario, prodotto da Informazione&Comunicazione, è stato realizzato grazie alle riprese effettuate dalla biologa Felicetta Mazzei per la parte relativa alla Secca di Amendolara, dal dott. Domenico Nigro Imperiale e dal dott. Michele Caligiuri per la parte sulla Posidonia oceanica. I dvd saranno distribuiti in tutte le scuole della fascia jonica e consegnati ai sindaci, alle autorità e alle istituzioni provinciali e regionali.

La dott.ssa Felicetta Mazzei, specializzata in Scienze Ambientali ad Indirizzo Marino ha introdotto la visione di un estratto del documentario, presentando questo viaggio suggestivo e affascinante alla scoperta dei tesori nascosti sui fondali jonici. Partendo da nord, il documentario mostra le meraviglie della Secca di Amendolara, una vera e propria montagna sommersa ricca di varie specie e molto conosciuta per la biodiversità marina. Scendendo verso sud, poi, ci si sofferma sui fondali di Crosia-Pietrapaola-Cariati, zona  caratterizzata dalla presenza della Posidonia oceanica e inserita per la prima volta nei Siti di Interesse Comunitario della Rete Natura 2000 nel 1995. Oggi entrambe le zone sono minacciate da fenomeni naturali, quali la mucillagine e l’idrodinamismo, ma anche dalle azioni dell’uomo che, tramite l’utilizzo di determinate tecniche di pesca e di ormeggio, compromettono questo delicato ecosistema danneggiando i fondali.

Redazione

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