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Torna il Covid a Castrovillari. Apprensione per festeggiamenti dopo finale Europei

Torna il Covid a Castrovillari. Apprensione per festeggiamenti dopo finale Europei
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Torna la paura del Covid a Castrovillari. Attualmente, i positivi al Coronavirus accertati con tamponi molecolari, sono dieci, di cui sette in isolamento domiciliare e tre ricoverati in ospedale a Cosenza. Altri dieci, inoltre, sono risultati positivi ai test antigenici, da confermare con i molecolari, di cui alcuni già effettuati venerdì e in attesa di risultato.

Ad esprimere preoccupazione è il sindaco, Mimmo Lo Polito, che torna a parlare con i suoi concittadini della questione virus. Preoccupazione dovuta al rallentamento dei tracciamenti poichè “i tempi dei risultati dei molecolari non sono brevi in quanto hanno ridotto notevolmente le attività e i tamponi processati”, e alla facilità nell’importare i contagi, dal momento che solo fino ad un paio di settimane fa, Castrovillari era covid free. “Poi – spiega Lo Polito – un matrimonio fuori Castrovillari, una riunione di giovani fuori regione, la visione di una partita in un maxi schermo in una grande città hanno riportato il virus tra di noi (molti eventi vengono svolti, evidentemente, senza il rispetto delle regole)”.

Ma a preoccupare è anche la sfilata dopo la vittoria dell’Italia agli Europei. “Credo che non ci sia nulla di male – afferma il sindaco – nel festeggiare la vittoria dell’Italia sfilando con la propria autovettura con i propri familiari. Non è corretto, però, scendere dalla macchina ed abbracciarsi con chiunque. Ebbene, uno di questi che domenica ha sfilato abbracciandosi senza regole, oggi è stato accertato positivo al covid. Impossibile fare un tracciamento completo in questo caso”.

L’invito del primo cittadino è quello di “essere responsabili, soprattutto perché, con la mobilità estiva, i controlli diventano impossibili”. “Molte nazioni – conclude il sindaco Lo Polito – stanno limitando gli spostamenti. La variante Delta a breve diverrà prevalente anche in Italia. Io voglio evitare che a settembre non riaprano le scuole; che le nostre attività produttive e commerciali debbano nuovamente richiudere; che cinema e teatri rivivano le ultime stagioni buie. Siccome dipende da noi, rispettiamo le regole e pretendiamo che chi ci è vicino le rispetti allo stesso modo. Mai più chiusure ma mai più rischi”.

Federica Grisolia

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