L’Ecodistretto della provincia Cosenza, in un territorio inadeguato e a forte vocazione turistica, …non s’ha da fare! Lo hanno sostenuto, a gran voce e con varie argomentazioni, circa 500 persone che ieri sera, 14 luglio 2021, rispondendo alla chiamata del costituendo Comitato Civico, (al momento formato da Vincenzo Simone, Leonardo Nista, Salvatore Rizzo, Giuseppe Massaro e Aurelia Nigro) sono scesi in piazza, senza stendardi e senza bandiere, per dire no all’Ecodistretto che, secondo quanto hanno sostenuto in tanti, a dispetto della sua denominazione eco-compatibile, dai tecnici intervenuti per spiegare alla gente di che cosa in realtà si tratta, è stato definito “un impianto industriale di trattamento dei rifiuti con annessi una discarica di servizio, un impianto di trattamento dei fanghi e un inceneritore” da realizzarsi su circa 50mila mq. di terreno dell’area industriale di Santa Maria distante in linea d’aria meno di un chilometro dalla spiaggia e dai centri abitati.
Per la cronaca, tutti i sindaci dell’ATO 1 della Provincia di Cosenza hanno subito accolto e votato all’unanimità la proposta avanzata dal Comune di Villapiana. Proposta che, con toni a tratti pacati e a tratti gridati, tutti quelli che sono intervenuti nel corso della manifestazione di Villapiana Scalo, parlando, a loro dire, da semplici cittadini preoccupati per il proprio futuro e per quello dei propri figli, hanno spiegato le ragioni del no all’Ecodistretto; hanno lamentato il mancato coinvolgimento dei cittadini in una scelta così importante ed hanno invitato il sindaco Paolo Montalti e l’esecutivo da lui guidato a ritirare subito la disponibilità del Comune di Villapiana ad ospitare la nascita dell’Ecodistretto della provincia di Cosenza. Ecodistretto a cui, come è stato sottolineato, finora nessuno dei 150 comuni della Provincia ha dato la propria disponibilità. E quelli che lo hanno fatto (vedi Roggiano Gravina, Castrovillari, Morano…) hanno dovuto fare frettolosamente marcia indietro a seguito delle vibrate proteste dei cittadini. Per la verità, stante l’ultima comunicazione ufficiale del primo cittadino, la proposta avanzata dal comune di Villapiana in data primo luglio 2021 non è definitiva e irrinunciabile.
«Il prossimo 20 Luglio, infatti, – secondo l’ultima nota diffusa dalla Casa Comunale – il Consiglio Comunale si riunirà esclusivamente per essere reso edotto di tutta l’attività propedeutica di valutazione della proposta ed eventuali determinazioni verranno assunte soltanto dopo aver acquisito e condiviso con la popolazione l’esito dei requisiti di compatibilità degli impianti con la difesa del diritto alla salute e alla salvaguardia dell’ambiente. Rifiutiamo pertanto – si legge ancora – ogni addebito sulla mancanza di valutazione dei rischi sulla salute pubblica». È su questo, secondo la suddetta nota, che l’esecutivo comunale si sta concentrando, avendo ottenuto la disponibilità di autorevoli esperti nazionali a supportare la città di Villapiana in una analisi tecnico-scientifica “preventiva” su tutti gli eventuali rischi potenzialmente connessi all’Ecodistretto.
«Saranno comunque assunte – si legge ancora nella nota sottoscritta dal primo cittadino – scelte consapevoli e condivise, fermo restando che le tabelle sulle analisi dei siting utilizzate impropriamente e che contengono la realizzazione di una discarica di servizio, di un impianto di incenerimento di rifiuti urbani e speciali, di un impianto di trattamento dei fanghi e altre attività legate al trattamento di rifiuti solidi urbani speciali non sono assolutamente previsti nell’eventuale ipotesi progettuale che riguarda Villapiana. Vero è – conclude la nota che conferma comunque la volontà dell’esecutivo di voler approfondire la questione prima di confermare la proposta – che il sindaco di Villapiana non ha negato la disponibilità di un sito nel comune di Villapiana, ma è vero anche che non ha assunto nessuna decisione “a scatola chiusa” e senza il coinvolgimento dei cittadini, come strumentalmente si vuole far passare». Il prossimo appuntamento sul tema è dunque fissato per il 20 luglio, in occasione dell’importante Consiglio Comunale monotematico che, ascoltati i tecnici esperti, dovrà determinarsi in proposito.
Pino La Rocca