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Senise. “La difesa del Synòro tra Kalabria e Lukanìa”. Alla scoperta di una sub regione

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L’Associazione ASAI, Associazione per lo Sviluppo dell’Alto Ionio promuove l’incontro dibattito sul libro: “La difesa del Synòro tra Kalabria e Lukanìa” di Antonio Vito Boccia. L’appuntamento culturale (di cui Paese24 è Media Partner) si  terrà a Senise (Pz) presso il Centro Complesso Monumentale San Francesco Palazzo della cultura e legalità 17 luglio ore 17,00. L’autore con questo libro vuole rispondere alla seguente domanda: “Cosa accadde fra il 540 ed il 1080, nei territori posti al confine tra Calabria e Basilicata?”

Il libro è il frutto di un approfondimento storico-linguistico che a partire dallo studio dei toponimi, dell’agiografia e dei dialetti delinea un’ipotesi su come nasce la moderna Basilicata e come questo territorio sia stato modellato per esigenze militari, difensive. Ne emerge l’importanza della Calabria dovuta al fatto di trovarsi al centro del Mediterraneo: non a caso essa venne strenuamente difesa dai bizantini, con la realizzazione di un limes, o synoro, insomma una frontiera, preservata militarmente mediante un imponente sistema difensivo, edificato poco prima dell’ottocento (presumibilmente tra l’anno 787 e l’anno 798). Mentre, l’istmo che va dal Tirreno allo Ionio, frequentato da numerosi monaci ‘basiliani’, allorquando i militari bizantini, con una serie di castra e di synkastellion, riuscirono a ricongiungere le due fortificazioni principali e quindi le due sponde, venendo gradualmente edificati vari presidi ed insediamenti, tutti lungo il fiume originariamente chiamato Siris (che, nel tempo, verrà ribattezzato ‘Synoro’, cioè ‘frontiera’, e poi Sinno: è l’attuale corso fluviale denominato Sinni). Vero e proprio antemurale difensivo, realizzato in senso longitudinale: grande opera di presidio di cui si è perso il ricordo: non una vera e propria barriera, che serviva a tutelare la Calabria bizantina -sul fronte terrestre- dall’ incombente pericolo di un’invasione longobarda, e nello stesso tempo, con la sua permeabilità, permetteva alle comunità di commerciare e svilupparsi, assolvendo ad una ulteriore funzione: servirà da testa di ponte, dopo l’890, per riprendere i territori persi -la cosiddetta ‘Basili-kata’- una terra che sarà così definita dagli strateghi di Costantinopoli dopo la sua riconquista. Quindi, attraverso la lettura dei paragrafi del saggio, è possibile riconoscere ancora oggi, tra i confini della regione Basilicata e Calabria, la morfologia di quest’antica area geografica e sociale, quasi una sub regione, posta lungo le sponde del fiume Sinni: infatti, come vedremo, il modello di città bizantina previsto in Italia meridionale era prevalentemente fondato su due elementi, ossia il potere amministrativo e l’istituzione religiosa. Tutto questo permise soprattutto al Sud la nascita di comuni autonomi, amministrati da persone del posto, molto prima che nascessero i municipi del nord.

L’architetto Caterina Raimondi, coordinatore e moderatore dell’iniziativa sottolinea, quindi, che con l’autore ci  si prefigge di sensibilizzare verso i temi della ricerca e dell’approfondimento territoriale e nella fattispecie sull’origine e la genesi dei centri abitati, con la convinzione che solo attraverso la conoscenza si possano intraprendere nuovi percorsi di programmazione e di sviluppo territoriale attraverso la riscoperta di un senso di appartenenza che può rifiorire solo se si è consapevoli del grande e glorioso passato che ha caratterizzato il nostro territorio. A tal proposito, insieme all’autore, la scelta è caduta su Senise come centro rappresentativo di tutta l’area Sinnica per aprire questo dibattito che vuole essere un momento di stimolo, di approfondimento, di divulgazione.

La convinzione è quella di riscoprire questo territorio, imparare a guardarlo con nuovi occhi mettendo a sistema diversi saperi. A tal proposito discuteranno con l’autore Stefano Del Lungo Archeologo e ricercatore del CNR, Maurizio Lazzari Geologo e ricercatore del CNR, Antonio Jounior Iannibelli Geologo libero professionista e Voktorya Petrova Presidente Associazione “Casa Russa in Basilicata” e Curatrice del libro “Monachesimo Italo Greco in Basilicata”. Far ritrovare allo stesso tavolo un gruppo multidisciplinare per confrontarsi sui temi che il libro ci riporta in auge e che ognuno a diverso titolo guarda con occhi diversi, rispetto al filtro del proprio sapere, donando così a tutti i partecipanti diversi punti di vista e variegate chiavi di lettura.

All’iniziativa parteciperanno i rappresentanti delle Associazioni: Italia Nostra Sezione Senise, Proloco Senise, South Trekking Idee in cammino, Contratto di fiume delle Valli del Noce e del Sinni, FLAG COAST TO COAST, e i sindaci di tutti i comuni presi in esame nel libro coinvolti con lo spirito di fare rete tra le diverse realtà associative e politiche per di stimolare un dibattito che apra verso nuovi progetti di riscoperta territoriale.

Redazione

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