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Trebisacce. Con l’Avis pronti a donare il sangue anche in estate

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Emergenza-sangue in tutta la Calabria e, in particolare, nella provincia di Cosenza: a rischio tanti pazienti che rischiano la vita perché non possono essere sottoposti a interventi chirurgici che richiedono l’utilizzo del plasma. A mettere in crisi i Centri Trasfusionali della provincia di Cosenza, secondo quanto riferiscono i Presidenti delle Associazioni che si occupano di donazioni spontanee, non sarebbe tanto la pur fisiologica riduzione delle donazioni collegata al periodo estivo e al comprensibile timore del contagio, ma la crescente carenza di medici che impedisce alle Associazioni di programmare e svolgere le consuete campagne di raccolta-sangue sui territori.

La sopravvenuta riduzione dei Medici Volontari sarebbe collegata al loro impiego massiccio nelle campagne di vaccinazione anti-Covid, ma non si può certo trascurare l’importanza della presenza del Medico nelle campagne di donazione del sangue. Da qui l’appello, a chi di competenza, lanciato dalle Associazioni Avis Comunali e dalla stessa Croce Rossa Italiana secondo cui sarebbero a rischio circa 2.000 pazienti, a fare in modo che venga garantita la presenza del Medico anche per la raccolta del plasma. I dati per la verità riferiscono di criticità già a livello nazionale, ma le carenze colpiscono soprattutto molte regioni del Centro-Sud. Di recente i Presidenti della Avis Comunali della zona hanno incontrato il nuovo Presidente dell’Avis Provinciale, il rossanese dr. Luigi D’Errico, per chiedergli di intervenire presso le autorità sanitarie provinciali e regionali affinchè venga agevolata l’opera meritoria che le Sezioni Avis svolgono sui territori potendo continuare a contare sulla sperimentata generosità dei donatori.

«In questa ottica – ha sottolineato da parte sua il Cav. Giuseppe Madera Presidente dell’Avis Comunale di Trebisacce dopo aver incassato l’impegno del Presidente D’Errico di far sentire la propria voce… nei piani alti della sanità provinciale e regionale – bisogna invertire la rotta e promuovere la cultura della donazione del sangue come momento di crescita personale, di condivisione sociale e di progresso civile, che perciò deve essere sostenibile, non occasionale e comunque continuativa nel tempo. E questo – ha ricordato il Cav. Madera – può avvenire soltanto attraverso la presenza stabile dei Medici come frutto di una rigorosa programmazione delle donazioni di plasma che coinvolga, da una parte, donatori consapevoli del valore del loro gesto di generosità e, dall’altra, il ruolo fondamentale delle autorità sanitarie ai vari livelli istituzionali».

Le Associazioni Avis comunque non demordono e non vanno in vacanza, cosicchè il Presidente dell’Avis Comunale di Trebisacce insieme al suo prezioso staff, dopo aver ripreso e rilanciato l’appello alle autorità sanitarie di agevolare il compito delle Sezioni Avis sui territori, sicuro di poter contare sulla consueta generosità dei donatori dell’Alto Jonio, ha già lanciato l’appello ai suoi donatori di… “spegnere l’emergenza recandosi a donare il sangue” e programmato una prima uscita per venerdì prossimo 20 agosto dalle 7.30 alle 11.30 presso lo studio del dr. Leonardo Corigliano in Corso Vittorio a Trebisacce e di riprendere nel mese di settembre, sempre se ci sarà la disponibilità dei Medici, la consueta attività di raccolta-sangue con altre uscite nei paesi dell’Alto Jonio che hanno già dato la loro disponibilità.

Pino La Rocca

 

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