Amendolara al voto. Maria Rita Acciardi presenta la sua squadra in piazza
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E’ stata presentata ieri sera (martedì) nel corso di un pubblico comizio in piazza Giovanni XXIII ad Amendolara Centro la lista numero 3 “Amendolara domani” guidata dalla candidata a sindaco, l’architetto Maria Rita Acciardi. A differenza delle liste capeggiate da Pasquale Aprile e Antonio Liguori che hanno presentato per la prima volta i propri candidati consiglieri nel corso delle inaugurazioni delle sezioni (di cui abbiamo dato notizia in un precedente articolo), la compagine guidata dall’Acciardi ha preferito attendere direttamente il primo comizio.
La presentazione dei membri della lista è stata preceduta dall’intervento della capolista che ha ricordato i suoi numerosi incarichi ricoperti (già sindaco dal 1993 al 2001 e consigliere provinciale eletta nel 1999) e che attualmente riveste rispondendo, a chi la etichetta come una “anziana signora”, che il suo ritorno in campo è dettato esclusivamente da uno spirito di servizio verso il proprio paese. Di fianco all’architetto Acciardi durante tutto il comizio, le altre quattro donne della squadra (mentre gli uomini si alternavano sul palco solo per il tempo del loro intervento): Ylenia Fittipaldi, Graziella Salandria, Giusi Tucci, Antonella Varlaro: ragazze tutte alla prima esperienza che nei loro brevi e concisi interventi hanno speso parole di riconoscenza per questa opportunità ricambiata con l’impegno di mettersi a disposizione della causa.
Gli spunti offerti ai cittadini intervenuti in piazza sono stati diversi, ma su almeno due si è concentrato l’interesse dei candidati consiglieri e cioè la necessità di impegnarsi per intercettare quei fondi europei messi a disposizione dalle politiche post Covid con un apparato burocratico e dirigenziale che possa lavorare a questo obiettivo in maniera costante e la necessità di offrire ad Amendolara un ruolo centrale nel panorama territoriale e regionale. Elementi necessari per frenare – hanno detto i candidati consiglieri – la costante emigrazione che interessa maggiormente le nuove generazioni. Con questo spirito si sono alternati al microfono Franco Adduci, Pasquale D’Affuso, Rocco Falsetti, Antonio Laschera, il quale ha reso edotti i presenti circa la candidatura dell’architetto Acciardi, concretizzatasi nei primi giorni di agosto (come da lei stessa ricordato) e frutto della «necessità di affidare la guida del paese ad una figura rappresentativa». Antonio Pagano – presentato dall’Acciardi, alla luce del sua attività professionale, come un vero ponte per Roma – invece ha rimarcato il bisogno di una macchina amministrativa al passo con i tempi e che sappia funzionare bene nei ruoli e nei compiti; ma che, nello stesso tempo, riesca ad intercettare le proposte della comunità la quale deve ritenersi partecipe del processo amministrativo e non soltanto mera spettatrice. Poi è stata la volta di Giuseppe Pagano; Gaetano Rotondò, alla sua quarta candidatura e Andrea Renne.
Vincenzo La Camera