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Trebisacce, bollette “salate”. Mentre il commissario verifica, cittadini sospendono pagamenti

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“Le bollette che scadono il 30 ottobre 2021 sono da considerarsi congelate e pertanto non vanno pagate. Nei prossimi giorni verranno infatti rimesse a ruolo secondo nuovi parametri”. Lo comunica l’Assopec, l’associazione dei commercianti di Trebisacce, all’indomani della manifestazione di piazza. L’Assopec facendosi interprete delle proteste e dei malumori dei commercianti ma anche dei cittadini, ha organizzato una manifestazione pubblica con un sit-in in Piazza della Repubblica e un incontro con il Commissario Prefettizio dr. Carlo Ponte per protestare, per avere delucidazioni circa la presunta illegittimità formale delle bollette di acqua e rifiuti e soprattutto circa gli aumenti ritenuti ingiustificati e penalizzanti sia per il settore commerciale provato da due anni di pandemia sia, più in generale, per le famiglie. Resosi conto che la protesta non riguardava i soli commercianti ma anche i cittadini (per la verità pochi!), il Commissario Prefettizio, dando prova di una lodevole predisposizione all’ascolto, ha ricevuto nella casa comunale non solo i Commercianti ma, nel rispetto delle norme anti-Covid, anche una rappresentanza di cittadini che, insieme al Direttivo dell’Assopec, in modo molto dialogativo e pacifico, hanno manifestato le proprie perplessità invitando la struttura commissariale a ricercare possibili soluzioni circa il caro-bollette.

Sotto la lente d’ingrandimento in particolare l’aumento introdotto sul canone-acqua determinato, secondo i calcoli esperiti dall’Assopec e dai rappresentanti dei cittadini, dalla scelta politica di abbassare la “soglia minima” da 100 a 55  metri cubi e dal concomitante aumento della materia prima da 38,00 a 44,00 centesimi che sarebbe stato introdotto dall’ARERA, l’organismo di maggiore tutela che stabilisce, su base nazionale, le tariffe relative a luce, gas, acqua, rifiuti… Tariffe per la verità salite in tutti i Comuni. In presenza comunque delle vibrate proteste il Commissario Prefettizio, guardandosi bene dall’incitare i cittadini allo sciopero fiscale, secondo quanto ha riferito il Presidente dell’Assopec Andrea Franchino, ha innanzitutto sgomberato il campo dall’ipotesi di presunta illegittimità delle bollette ed ha assunto l’impegno di effettuare una verifica sugli aumenti introdotti dall’esecutivo uscente. A questo punto il Direttivo dell’Assopec, considerato che per pagare le bollette ci sono 30 giorni di tempo dalla data di ricevimento della notifica, ha invitato i contribuenti a sospendere i pagamenti in attesa degli approfondimenti da parte della struttura commissariale. “Non è la prima volta – ha commentato il Presidente dei Commercianti ricordando la riuscita battaglia intrapresa in precedenza sulle aliquote della Tari – che  l’Assopec conduce una battaglia a favore della categoria e più in generale della cittadinanza. In ogni caso – ha aggiunto ringraziando il Commissario Prefettizio per aver dato ascolto all’Assopec e… alla piazza e inoltre l’avvocato Claudio Roseto per aver perorato la causa dei cittadini e il giovane Matteo Falbo componente del Direttivo Assopec per l’attivismo dimostrato nell’occasione – siamo riusciti a concordare un intervento “al ribasso” e ci dispiace – ha concluso il presidente Franchino assicurando che l’Assopec terrà informati i Commercianti e i cittadini sull’evolvere della situazione – che né la Maggioranza, nè l’Opposizione al momento dell’approvazione degli aumenti abbiano avuto la sensibilità di spiegare ai cittadini la natura e la portata degli aumenti delle aliquote.

Pino La Rocca

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