Trebisacce. Pronto a riaprire il reparto di Medicina Generale
Riapertura del Chidichimo: disposto l’acquisto degli arredi per riaprire Medicina. Qualcosa, insomma, comincia a muoversi nel concreto: appena sarà esperito il Bando di Gara per l’acquisto delle attrezzature necessarie, presso il Chidichimo sarà attivato il Reparto di Medicina Generale con n. 20 posti-letto e l’attuale Lungodegenza, con i suoi 12 posti-letto diventerà un’appendice del nuovo Reparto che sarà diretto dal Primario Dr. Domenico Filomia. In data 29 dicembre, infatti, il Commissario Straordinario dell’Asp di Cosenza dr. Vincenzo La Regina, assistito dal Referente Sanitario dr. Luigi Muraca e dal Direttore Amministrativo dr. Francesco Marchitelli, ha firmato la Delibera n. 1944 (visibile sul sito dell’Asp) con la quale, “considerato che il Consiglio di Stato – si legge testualmente nella suddetta Delibera – ne ha sentenziato la riapertura come Ospedale “per acuti” insieme all’Ospedale di Praia a Mare, in quanto entrambi gli Ospedali abbatterebbero la migrazione sanitaria verso le Regioni limitrofe, d’intesa con la struttura strategica dell’Asp e con i Dirigenti-Medici dei due presidi sanitari, è stata decisa, presso i due nosocomi, l’attivazione del Reparto di Medicina Generale…”.
D’intesa quindi con l’attuale Primario di Lungodegenza dr. Filomia che ha comunicato all’Asp il numero e la tipologia degli arredi necessari per arredare il Reparto (letti elettrici, armadi, comodini, tavoli, sedie e apparecchi elettro-medicali), il Commissario La Regina, attraverso una procedura unica, ha incaricato gli Uffici di procedere alla gara per l’acquisto dei beni necessari, impegnando la somma di 140mila euro più Iva e approvando contestualmente il disciplinare di gara. E’ chiaro, a questo punto, che il “Chidichimo” comincerà a dare segnali di vita dopo una chiusura che dura da quasi 12 anni. Dovrebbe essere – si spera – il primo step verso la riapertura complessiva del nosocomio che non lo riporterà certamente alla situazione originaria di Ospedale Civile ma sarà in grado, quanto meno, di garantire l’emergenza, soprattutto quella cardiologica che tante vittime ha provocato nel corso di questi anni, e consentire alle popolazioni dell’Alto Jonio di non doversi spostare altrove anche per piccoli interventi e per brevi degenze programmabili.
Per la cronaca, va ricordato che il Decreto Commissariale per il “Chidichimo”, oltre alla Medicina Generale e alla Lungodegenza, ha previsto un Pronto Soccorso con 8 posti-letto di OBI (ossservazione breve intensiva), un Servizio di Chirurgia in “day suregery e day ospital”, la Dialisi, gli ambulatori esistenti attualmente e tutti i Servizi di diagnostica medica. Il primo passo, insomma, per rianimare e rivitalizzare un Ospedale finora morto, la cui apertura completa dovrà confrontarsi con la grave e perdurante carenza di medici, il cui reclutamento spetterà alla Regione e in particolare al Presidente Occhiuto. I medici, infatti, non sono un optional e fino quando non saranno colmate le enormi voragini presenti nell’organico regionale, la sanità sarà sempre in affanno, non si potranno aprire o riaprire gli ospedali e tanto meno le ben 91 Case di Comunità e Case della Salute previste nel Pnrrr redatto nei giorni scorsi dal Presidente Occhiuto.
Pino La Rocca