Indicazione ProCiv su rischio meteo. «Sinergia tra enti territoriali per informazione ai cittadini»
Il Capo del Dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, ha firmato, venerdì 12 ottobre, le indicazioni operative per prevedere, prevenire e fronteggiare eventuali situazioni di emergenza connesse a fenomeni idrogeologici e idraulici. La circolare è stata inviata alle componenti del Servizio Nazionale della Protezione civile: Regioni, Province, Prefetture, ANCI, UPI e UNCEM oltre che ai Ministeri a vario titolo coinvolti. Le attuali condizioni di dissesto del territorio, l’inadeguatezza delle risorse economiche messe a disposizione per interventi di prevenzione strutturale e mitigazione del rischio non ancora avviati o realizzati, l’alto livello di esposizione al rischio di numerosissimi comuni impongono un’azione congiunta e coordinata tra le diverse istituzioni e organismi a vario titolo competenti in materia di previsione, prevenzione e contrasto del rischio idrogeologico.
“In particolare, per garantire una risposta efficace e tempestiva in un’eventuale situazione di emergenza è necessario – scrive il Capo Dipartimento – il più ampio, continuo e proficuo dialogo interistituzionale, così come essenziali sono piani di emergenza comunali periodicamente aggiornati e conosciuti dalla popolazione”. La circolare auspica che Regioni e Province autonome – con il concorso delle Province, delle Prefetture, delle strutture operative locali e del volontariato – svolgano un’azione di impulso, indirizzo e supporto alle attività dei Sindaci proprio nella predisposizione e nell’aggiornamento dei piani di emergenza per individuare possibili aree a rischio e attivare appositi presidi territoriali di vigilanza. Affinché la pianificazione (di responsabilità dei Sindaci) sia efficace, i cittadini devono venire adeguatamente e preventivamente informati sui rischi presenti sul proprio territorio, sulle norme di comportamento da adottare e sulle misure da intraprendere previste proprio dai piani di emergenza.
“Si ritiene opportuno – scrive il Capo del Dipartimento – non solo prevedere un ampio e sistematico coinvolgimento della popolazione, a mezzo di incontri, assemblee pubbliche, conferenze, ma anche verificare l’efficacia delle misure di emergenza effettuando periodiche esercitazioni». L’informazione è essenziale non solo nella fase di prevenzione, ma anche in caso di evento calamitoso: in tali situazioni è necessario intensificare la pubblicizzazione di ogni utile elemento che possa indicare alla popolazione i corretti comportamenti da tenere.
Il Dipartimento della Protezione Civile, nella riunione odierna del Comitato Operativo a Roma, ha messo in evidenza alcuni punti su cui ha richiamato l’attenzione di strutture operative e componenti del Servizio Nazionale. In particolare ha centrato l’attenzione sull’importanza dei piani di emergenza che tutti i Comuni dovrebbero predisporre, come ribadito dall’art. 15 della legge n. 225/1992 modificato recentemente dal dl n. 59/2012 convertito nella legge n. 100/2012; ha poi sottolineato l’importanza della sussidiarietà tra componenti del Sistema, il ruolo cruciale dei presidi operativi nell’ambito della pianificazione di emergenza e l’importanza che ogni struttura operativa e componente sia dotata di un proprio piano discendente. Infine, ha parlato del ruolo strategico dell’informazione alla popolazione e della diffusione delle norme di comportamento ai cittadini e dell’importanza dello strumento delle esercitazioni per testare la risposta delle strutture in caso di eventi.