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Oriolo, “I gigli recisi” di Vincenzo Diego. Giuseppe Pignone, Garibaldi e l’Unità d’Italia

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“I gigli recisi – Giuseppe Pignone del Carretto e la fine del regno borbonico” è l’ultima fatica, in ordine di tempo, del giornalista Vincenzo Diego che esordisce così nella saggistica storica. Da sempre interessato alla storia di Oriolo, per la quale si è speso anche da amministratore comunale, Diego affronta la fine della dinastia dei Borbone a ridosso del 1860. Intrecciando gli straordinari avvenimenti che si susseguivano in quegli anni con alcuni importanti episodi registrati proprio ad Oriolo. Spicca la figura di Giuseppe Pignone, principe di Alessandria del Carretto e marchese di Oriolo, che fu sindaco di Napoli dal 27 gennaio 1857 al 7 settembre 1860 e vide cadere il Regno sotto il temperamento irresoluto del re Francesco II di Borbone, “Franceschiello”.

Vincenzo Diego getta luce sulla figura di Giuseppe Pignone che trattò con Garibaldi la presa di Napoli capitale dopo che il re Francesco II aveva lasciato la città per rifugiarsi nella fortezza di Gaeta. Articoli di giornali, foto, documenti d’archivio fanno del libro di Diego uno scrigno di Storia che testimonia ancora una volta quanto questa terra abbia contribuito, per mezzo dei suoi figli, all’Unità d’Italia. E per fine novembre il Palazzo Municipale di Napoli aprirà le sue porte a “I gili recisi” per una presentazione ufficiale, alla presenza del sindaco della città Luigi De Magistris, del direttore dell’archivio municipale e di importanti storici.

Vincenzo La Camera

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