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Il tuo messaggio per la Pace in un video da pubblicare

peace, Friede, Ukraine, http://www.shutterstock.com/de/pic-210241717/stock-photo-peace-sign-on-the-ukrainian-flag-in-protest-manifestation-against-war-in-ukraine.html

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«Prendi un telefonino e registra un video di massimo un minuto dove leggi un testo sulla pace: può essere una poesia, un breve brano, una considerazione personale o di un autore già affermato e mandalo tramite messaggio WhatsApp al numero 320/0603918». Risponde con la bellezza e la cultura la comunità letteraria “Aletti editore” all’orrore della guerra in Ucraina, ideando questa semplice iniziativa ma ricca di significato, “Un testo per la Pace”. Il video – che dovrà iniziare con una brevissima presentazione di se stessi (nome, cognome, città di provenienza e titolo del testo) – sarà caricato sulla pagina Facebook e sul canale Youtube della casa editrice. L’obiettivo è quello di far sentire unanime la propria voce contro la guerra.

«Il mio pensiero – dichiara il poeta, editore e formatore Giuseppe Aletti – non è politico; non ne ho le competenze e, soprattutto, non rientra nei miei piaceri fare politica. Noi tutti, come poeti, autori, scrittori, artisti, siamo contro ogni guerra: le bombe, i palazzi sventrati, la gente in coda a cercare un nuovo luogo dove stare, l’architettura che cambia, definitivamente, il volto di una città. Tutto questo – aggiunge il critico letterario romano di origini calabresi – ci fa orrore. Il valore della vita umana svilito, un carro armato che schiaccia, come una formica, una macchina, mentre corre verso una nuova possibilità di vita». Dunque, contro bombe, missili e cannoni, si lanciano, invece, i testi degli autori di chi ha dedicato la propria vita e il proprio tempo a creare bellezza. «Proprio noi, che abbiamo il compito gravoso di dare un senso profondo al nostro essere finiti e a scadenza, sappiamo il valore profondo del tempo che passa, della vita e della morte. Per questo – conclude Aletti – affidiamo i nostri sentimenti alle parole, per cercare di eludere il conteggio del tempo».

Federica Grisolia

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