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Trebisacce. Attimi di panico all’ex ospedale per principio di incendio

Trebisacce. Attimi di panico all’ex ospedale per principio di incendio
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Non è successo niente di grave perché il principio d’incendio è stato subito affrontato e circoscritto, ma dipendenti e utenti della sanità che si trovavano nelle vicinanze hanno vissuto momenti di tensione e di autentico panico. La cronaca: intorno alle ore 11 di oggi (martedì), in un ambiente utilizzato come locale di sgombero che si trova al primo piano, in adiacenza all’Ambulatorio di Neuropsichiatria Infantile, per cause tuttora al vaglio dei Vigili del Fuoco di Castrovillari, (probabile un corto circuito elettrico) si è verificato un principio di incendio e in pochi minuti tutto il primo piano si è riempito di fumo provocando un fuggi fuggi generato da un comprensibile allarme per la presenza in quell’ambiente di diverso materiale infiammabile. Per fortuna sul posto si è subito portato il Dirigente facente funzioni della Direzione Sanitaria dottor Antonio Adduci che in collaborazione con il dipendente Antonio Veneziano, prontamente intervenuto con l’ausilio di un estintore presente nelle vicinanze, hanno aggredito il principio di incendio ed hanno evitato che le fiamme si propagassero agli ambienti circostanti e soprattutto ad un locale attiguo in cui si trova il quadro elettrico dell’intera struttura sanitaria.

Una mattinata abbastanza movimentata, insomma, che per fortuna e per la prontezza e perizia di chi è intervenuto, non ha avuto conseguenze nefaste per il povero ex ospedale “Chidichimo” che… di tutto ha bisogno tranne che di eventi calamitosi. Sul posto, oltre ai Carabinieri di Trebisacce, ad altro personale sanitario e ad altri dipendenti, sono intervenuti 2 squadre di Vigili del Fuoco di Castrovillari e di Corigliano-Rossano (nella foto) e, nei momenti successivi perché impegnati in un’altra emergenza a Roseto capo Spulico, i Vigili del Fuoco Volontari di Trebisacce che, per la cronaca, sono tornati ad essere operativi seppure con un organico ridotto dopo un periodo di interruzione del servizio, i quali hanno dato man forte ai colleghi per completare l’operazione di spegnimento e mettere in sicurezza gli ambienti circostanti, per poi procedere ai rilievi del caso per risalire alle cause che hanno determinato il principio di incendio. Sembrerebbe da escludere l’origine dolosa del principio di incendio anche se, come per prassi ormai consolidata, le Forze dell’Ordine non trascurano alcuna ipotesi.

Pino La Rocca

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