“Sulle tracce dell’Oltre”. Un maestro di Yoga nel suo cammino spirituale
Come si può intraprendere un cammino spirituale che conduce all’Oltre? La risposta è nelle pagine del nuovo libro di Costantino Maria Casilli, insegnante di Yoga, pubblicato nella collana “Gli Emersi – Narrativa” dell’Aletti editore. “Sulle tracce dell’Oltre” è il titolo dell’opera che si presenta, suggerisce il sottotitolo, come “un umile ma stupefacente cammino nello Spirito”. «Il libro – spiega l’autore che vive a Napoli – per il 70% descrive il mio cammino spirituale che, inevitabilmente, conduce appunto all’Oltre. Vi sono parecchie citazioni dai Vangeli sia canonici che apòcrifi, nonché dalla Bhagavad Gita (divenuto nella storia tra i testi più prestigiosi, diffusi e amati tra i fedeli dell’Induismo ndr) e da diversi altri scritti spirituali. Vi sono poi i “racconti” di alcune mie visioni ed esperienze mistiche, oltre che di alcuni miracoli che mi sono stati donati. Vi sono, insomma, molte cose difficili da credere. Tuttavia, sono verità».
E l’esercizio della verità rappresenta una norma precisa dello Yoga, disciplina che Casilli pratica da oltre 45 anni. Ma cosa significa? «Non esiste – afferma lo scrittore – alcuna controindicazione al tacere. Se una cosa non la si vuole dire, non la si dice e basta, senza che ciò comporti alcun danno al cammino spirituale. Ma se, invece, si parla o si scrive, bisogna dire la verità, altrimenti si arreca un grave danno al cammino nello Spirito. Quanto poi al restante 30% del libro, è costituito da “attacchi” contro personaggi, situazioni o andazzi che ritengo nocivi sia all’uomo che all’intera società, con un intento autenticamente positivo: rendermi in qualche modo utile, rendere servizio, che è appunto l’ideale della mia vita».
“Mens sana in corpore sano”, dicevano i latini. Ma cosa lega corpo, mente e spirito? «L’Atman (termine sanscrito che indica l’essenza o il “soffio vitale”) – risponde Casilli -. Lo Yoga propone un’analogia: immaginiamo Dio come un Fuoco infinito. Questo Fuoco emette scintille che, inevitabilmente, sono della stessa natura e sostanza del Fuoco. E ciascuno di noi esseri umani, nessuno escluso, ha nel cuore una di queste Scintille Divine, Atman in sànscrito. Ciascuno di noi, quindi, è identico a Dio nella qualità, ma, ovviamente, non nella quantità, dato che Lui è il Fuoco infinito, mentre noi non siamo che una sua Scintilla, ma divina. Ed è questa la nostra vera identità, il nostro autentico “IO SONO”. E’ dall’Atman, da questa Scintilla divina, che il corpo riceve energia e la mente è attivata e funziona».
La scrittura, più che un sogno nel cassetto, diventa una «realtà che l’autore praticava già da piccolo». Nel cassetto, però, ci sono poesie scritte all’età di soli 7 anni. Una scrittura che è pura espressione del proprio essere e della realtà, particolare a tal punto da poterlo percepire solo guardando le pagine del libro. Anche senza leggerle. «Io scrivo soltanto quello che vivo. Non scrivo nulla che non sia una mia esperienza diretta». E in questa esperienza non può mancare l’affascinante mondo dello Yoga. «Insegno questa disciplina soltanto per il forte desiderio e l’urgenza di trasferire ai miei allievi un’esperienza che possa esser loro utile sia per la psiche che per la vita quotidiana. Dunque, per rendere servizio». Ed è questo che l’autore vuole trasmettere al lettore. Pagina dopo pagina, a tu per tu, in un dialogo continuo.
Federica Grisolia