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Rimini. Al Macfrut la tradizione familiare del Limone di Rocca Imperiale

Rimini. Al Macfrut la tradizione familiare del Limone di Rocca Imperiale
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Come spesso capita in situazioni del genere, la Calabria gioca sempre un ruolo da protagonista nelle fiere espositive e di settore. E così è stato alla kermesse ortofrutticola “Macfrut” di Rimini dove dal 4 al 6 maggio la Regione Calabria – rappresentata in questa occasione dall’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo – ha fatto bella mostra di sé, esponendo nella vetrina principale i suoi gioielli come, tra gli altri, la cipolla rossa di Tropea, il cedro di Santa Maria del Cedro, i mandarini della Sibaritide, il finocchio di Isola Capo Rizzuto e il limone Igp di Rocca Imperiale. Ventuno gli operatori calabresi presenti tra Consorzi ed aziende del settore, grazie ai quali la qualità dell’ortofrutta della Calabria ha potuto mostrarsi al mondo in tutta la sua varietà, attirando l’interesse dei numerosi buyer presenti in fiera.

Per raccontare l’oro giallo del “Paese della Poesia”, in Romagna, assieme al Consorzio di Tutela del Limone di Rocca Imperiale Igp, c’era anche la start up agricola “Gallopoderi” dei fratelli Ferdinando, Giovanni e Gaudenzio che, ereditando un background di 80 anni, dei nonni prima e di mamma e papà dopo, portano avanti la produzione fresca del famoso limone di Rocca Imperiale, apportando tutti quei processi innovativi che il mercato odierno richiede, ma senza mai perdere d’occhio la tradizione. Il “MacFrut” di Rimini è servito proprio a questo: rapportarsi con altre realtà nazionali ed internazionali per scoprire ed affinare quelle tecniche necessaria che sono alla base di una produzione di qualità. Una su tutte, l’approvvigionamento idrico, il quale, in un contesto di valorizzazione agricola dovrà necessariamente essere oggetto di importanti valutazioni e strategie in un periodo storico nel quale l’acqua sta diventando, giorno dopo giorno, sempre più preziosa. A maggior ragione in un territorio come l’Alto Jonio Cosentino, storicamente in difficoltà proprio sotto questo aspetto. E Giovanni Gallo (nella foto con l’assessore regionale all’Agricoltura), in qualità di responsabile amministrativo – CEO dell’azienda di famiglia ma anche e soprattutto come attento osservatore e quindi portavoce di un contesto agricolo più ampio, si è speso negli ambienti fieristici appunto per valutare gli opportuni interventi tecnologici innovativi tesi al miglioramento dei costi aziendali, all’efficientamento e alla qualificazione dell’offerta produttiva senza tralasciare la necessità urgente di aggregare produttori e produzioni per meglio rispondere alle esigenze del mercato. Strategie, queste – come lui stesso ha assicurato – da mettere sicuramente a disposizione dell’intero comparto comprensoriale.

Vincenzo La Camera

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