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Cosenza. E’ morto Franco Lanzino, il papà di Roberta uccisa nel lontano 1988

Cosenza e la Calabria intera piangono la morte di Franco Lanzino (nella foto di Paese24.it), 86 anni, bancario e stimato sindacalista della Cisl di Cosenza, papà della giovane Roberta, violentata e uccisa brutalmente a soli 19 anni, mentre raggiungeva la casa al mare di San Lucido, a bordo del suo motorino. A darne notizia, la pagina facebook della Fondazione intitolata a Roberta Lanzino. “Il post che non avremmo mai voluto scrivere. Addio Presidente. La camera ardente sarà allestita martedì 10, dalle ore 9.00, nella sede della Fondazione, a Rende, per volere dell’amata moglie Matilde e dei figli che Franco adorava”.
Fondazione nata – per volontà dei genitori – da una tragedia e diventata, negli anni, riferimento e rifugio per tante donne vittime di violenza. Prima è il desiderio di memoria, è la mano tesa alla collettività perché non dimentichi quel sacrificio; è la voglia di dare un senso a quella morte insensata. Poi diventa la certezza che quella tragedia appartiene alla coscienza di tutti e non può rimanere vana.
La famiglia Lanzino, nei numerosi processi, si è battuta per avere giustizia e per una verità che non è mai arrivata. Ma questo non ha fermato Franco e Matilde. Tante le iniziative di sensibilizzazione nelle scuole, con i giovani, ovunque si parlasse di una tematica così difficile, divenuta una piaga della società. Solo pochi anni fa, avevano partecipato, a Castrovillari, all’inaugurazione della panchina rossa, e partecipato ad un convegno sulla violenza sulle donne. Mai sottratti all’impegno di testimoniare la propria esperienza. Una battaglia civile combattuta con amore e tenacia, nel nome di Roberta.
Ad esprimere il suo cordoglio per la morte di Franco Lanzino, il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. “Con Roberta ho condiviso un anno di università, prima della sua morte. Il padre ha vissuto per onorare la sua memoria“; il sindaco di Cosenza, Franz Caruso: “Franco Lanzino ha sopportato, con forza, dignità e coraggio encomiabili, il peso enorme di un lutto impossibile da elaborare e che ne ha segnato irrimediabilmente il cammino esistenziale. Sono certo che Matilde saprà proseguire la traiettoria tracciata in questa direzione dal marito Franco”.
Anche l’ex sindaco di Amendolara, Mario Melfi, ha ricordato Franco Lanzino: “Ti ho conosciuto ed ammirato nel sindacato, come componente della segreteria provinciale della Cisl di Cosenza e purtroppo ho dovuto assistere inerme al tuo calvario più faticoso, più inumano, più ingiusto. Può un uomo raccogliere il corpo della propria figlia seviziata, stuprata, sgozzata, da barbari assassini e non avere mai giustizia? Non ti sei mai arreso nella ricerca della verità e non hai avuto mai pace, caro Franco, e non so oggi con la tua morte se l’hai finalmente ottenuta”. Ad Amendolara centro, nel 1999, con l’allora sindaco Maria Rita Acciardi, a Roberta Lanzino venne intitolata una piazza, a memoria di una giovane strappata alla vita con violenza, ma il cui sorriso rimarrà per sempre impresso nelle menti e nei cuori.
Federica Grisolia
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