di Vincenzo La Camera – E’ morto ieri sera a Roma, Luigi Maria Lombardi Satriani, uno dei più grandi antropologi della storia contemporanea. Era nato 86 anni fa in Calabria, nella provincia di Vibo Valentia. Uomo di grande cultura, fine studioso dei mutamenti sociali del Paese e di quella civiltà contadina fatta di sudore, valori, sacrifici, braccianti, donne ed emigrazione. Satriani era inevitabilmente legato agli antichi borghi del Sud Italia, della sua Calabria. Spesso si è recato nell’Alto Jonio Cosentino, ad Oriolo, dove ha seguito l’evoluzione delle politiche culturali e sociali che hanno portato negli ultimi anni ad importanti segnali di rinascita e sviluppo del centro storico (nella foto a piè di articolo, una intervista con il direttore di Paese24). Qualche anno fa ad Oriolo – invitato dal sindaco Giorgio Bonamassa e dal vice sindaco con delega alla Cultura, Vincenzo Diego; alla presenza del presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci – ha inaugurato la “Casa delle Arti e delle Idee”, allocata in un palazzo gentilizio recuperato nel cuore del centro storico (nella foto in basso).

«Qui esiste una comunità che si sente tale – aveva commentato in quell’occasione il professor Satriani – che quotidianamente lotta contro l’indifferenza». Luigi Maria Lombardi Satriani è stato insignito, alla luce del suo legame con Oriolo, della cittadinanza onoraria conferitagli nel 2017 dal sindaco Bonamassa e dal presidente del Consiglio Comunale, Alfredino Acciardi. Commosso il ricordo dell’ex vicesindaco Vincenzo Diego alla notizia della scomparsa del noto antropologo. «Una grande perdita per l’elevato spessore umano e culturale. Ci siamo sentiti per telefono una decina di giorni fa – racconta Diego a Paese24 -. Ci sentivamo spesso e mi chiedeva di Oriolo a cui era fortemente legato. Io sono calabrese e ho girato tanto, mi diceva il professor Satriani. Ma quello che siete riusciti a fare ad Oriolo è qualcosa di straordinario». (foto Pasquale Lamitella)

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