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“Quell’ombra nel giardino”. La conquista di essere donna contro ogni ostacolo

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di Federica Grisolia – La forza di una donna, pronta a superare ogni ostacolo che la vita le pone davanti. Difficoltà, a volte, raddoppiate proprio perché donna. E’ il libro di Sandy Ambrosio dal titolo “Quell’ombra nel giardino” che, pagina dopo pagina, racconta la storia, ambientata alla fine degli anni Sessanta, di una ragazza tenace, capace di crescere e costruire la sua vita nonostante la tradizione e le abitudini culturali radicate. Il romanzo è pubblicato nella collana “I Diamanti della Narrativa” dell’Aletti editore.

Un futuro tutto da scrivere con un segreto che non la abbandona ma che verrà a chiedere il conto. Essere donna vivendo situazioni e anni che la cambieranno per sempre, dimostrando la sua forza e la sua voglia di affermarsi superando ostacoli e delusioni. «Il titolo – spiega l’autrice che vive in provincia di Bergamo dove lavora in un Istituto scolastico – rispecchia la trama, gli avvenimenti, le situazioni più importanti del romanzo. L’ombra accompagnerà la protagonista nel suo percorso di vita, fa parte del suo passato, di conseguenza ne minerà il suo futuro».

E Sandy si sofferma anche sulla condizione attuale della donna, che ha ancora «tante radici di limitazioni, nella cosiddetta era moderna ed  emancipata a larga banda tecnologica. Lo si sente e vede, purtroppo, dai molteplici fatti di femminicidio. L’accettazione della condizione di una donna – afferma la scrittrice di origine calabrese, precisamente di San Giovanni in Fiore – che rivendica, a giusto senso, la libertà di pensiero, la libera scelta di avere un lavoro, una sua personale identità nel sociale, rende molto vulnerabile l’uomo, che si sente privato da quella autorità che per millenni ha gestito senza opposizione. Condizione che si riscontra in qualsiasi luogo o in qualsiasi ceto sociale, da Nord a Sud».

Gli elementi stilistici dell’opera sono puramente ambientati, ad uso e costume, in un contesto culturale dove a prevaricare è il pregiudizio, ed una forma di esistenzialità radicata nell’ ignoranza. Questo fa sì che le negazioni, le costrizioni, le scelte degli altri, compromettano i sogni e le ambizioni della protagonista. «Il romanzo, puramente di fantasia, – afferma l’autrice – mette in chiara luce la differenza con l’artista, che descrive nel suo lavoro una realtà di cui non ha mai fatto parte».

Una trama ricca e avvincente costruita con consapevolezza. «Generalmente – svela Sandy – ho sempre in mente tutta la storia, dall’inizio alla fine. Nel percorso della scrittura, poi, provo sempre a rendere il più conforme possibile le situazioni ai miei personaggi. Credo che avere già un’idea ben definita e precisa della trama, sia di contenuto iniziale quanto di uno sviluppo finale, renda l’autore più consapevole di ciò che vuole scrivere e, soprattutto, far arrivare al lettore». Messaggio che arriva forte e chiaro a chi si lascia trasportare dalla storia, scritta con sentimento di profonda e sentita emozione: «Mettere in evidenza, la tenacia di una donna, anche se gli ostacoli sono sempre e comunque tantissimi».

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