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Plataci, operai forestali iniziano lavori. Comune invita Regione a non tagliare i contributi

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Uno scorcio di Plataci

L’amministrazione comunale di Plataci, come avviene ormai da diversi anni, ha avviato, agli inizi di ottobre, la realizzazione di importanti opere pubbliche, in economia diretta, avvalendosi del proprio “parco” operai composto da circa 80 operai idraulico forestali. Con la realizzazione in economia di opere pubbliche l’amministrazione comunale realizza due importanti obiettivi: si compiono importanti interventi a tutela, salvaguardia e consolidamento del territorio e si da un’occasione di lavoro e di tutela previdenziale alla manodopera locale.  Essendo Plataci un piccolo comune montano, le risorse che può attingere dal proprio bilancio sono modestissime e, che vanno sempre più assottigliandosi ad ogni manovra di finanza pubblica,  appena sufficienti ad assicurare le funzioni fondamentali. Queste iniziative sono state portate avanti nel corso degli anni grazie a contributi  regionali, fondi europei ecc. Quest’anno l’amministrazione comunale con le proprie modeste risorse, a scapito di altri impegni pur essi importanti, ha garantito  l’inizio dei lavori.

Se, però, l’evolversi della concessione dei contributi dovesse andare verso una restrizione, e tale da non consentire di garantire agli operai avviati il numero minimo di giornate richiesto per avere diritto alle prestazioni previdenziali, la situazione potrebbe diventare drammatica. Sarebbe questa, una responsabilità grave, che si assumerebbero le autorità regionali, nell’inevitabile chiusura dei cantieri, in un momento in cui si restringono sempre di più i margini di possibilità per trovare un posto di lavoro in una regione in cui oltre il 50% dei giovani rimane disoccupato. Se si tiene conto poi che Plataci è un comune di montagna ove maggiormente colpisce la crisi e si degrada il territorio ciò porterebbe ad una situazione incontrollabile.

“Nel sottolineare la utilità e la positività dell’avvio, anche se provvisoria e precaria, dei lavoratori forestali,  – fanno sapere dal Comune – è anche utile sottolineare con forza l’elemento di drammaticità che si verrebbe a creare se conclusa questa prima fase non si mettono i lavoratori nella condizione di poter continuare il loro lavoro e realizzare il numero minimo di giornate richieste per usufruire delle prestazioni previdenziali”.

Caterina Dramisino

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