di Vincenzo La Camera – Il candidato alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale Calabria o1 Corigliano-Rossano, Giovanni Papasso, ha fatto tappa domenica sera ad Amendolara, in piazza Giovanni XXIII, invitato ad una manifestazione elettorale organizzata dal locale circolo del Partito Democratico in vista delle imminenti elezioni Politiche di domenica 25 settembre. Un’occasione per il sindaco di Cassano allo Ionio di spiegare, come sta facendo nel corso del suo tour nei comuni del comprensorio, le ragioni della sua candidatura. Una candidatura dal basso e non imposta dai vertici, supportata da un’esperienza decennale di politico al servizio del territorio che si candida – come lui stesso ripete – consapevole di conoscere a fondo i problemi di questa terra, pronto a rappresentarla in Parlamento discutendone quotidianamente le istanze pervenute dalla comunità. «La destra sta mettendo in atto un teatrino che sta infastidendo gli italiani, sia sul futuro premier, sia su promesse che non hanno nessun fondamento logico. Dobbiamo votare con responsabilità – aggiunge dal palco, dopo le introduzioni del segretario del Pd di Amendolara, Mario Melfi e del membro di sezione, Rocco Salerno – senza cadere nella trappola di una destra che parla alla pancia degli italiani cercando di tirar fuori la rabbia». Poi una stoccata al governatore Occhiuto che nel pomeriggio di domenica si è recato a Trebisacce in “visita istituzionale” come rimarcato dallo stesso sindaco Aurelio. «Non prendiamoci in giro – commenta Papasso -. Il presidente della Regione Calabria è andato a Trebisacce in visita elettorale. Avrebbe fatto meglio a recarsi in quell’ospedale chiuso che tanto sta facendo soffrire la popolazione di questo comprensorio». Anche il segretario Mario Melfi ha invitato i suoi concittadini ad un voto responsabile per un candidato del territorio «che possiamo chiamare in ogni momento, anche per dirgli soltanto: ma che cosa stai facendo?». Il candidato alla Camera dei Deputati, Gianni Papasso, si è interrogato inoltre – riversando questa preoccupazione sui cittadini – su quale futuro potrà avere l’Italia con questi partiti di destra al governo. «L’Italia con chi dovrà discutere? – conclude Papasso – con chi dovremmo sederci al tavolo per ragionare sulle politiche europee? Forse con l’Ungheria di Orban?».
