Si è parlato di ristorazione senza glutine (gluten free), celiachia e contaminazione crociata. Quattro intense ore di corso che si ripeteranno con cadenza mensile, in cui un pubblico di operatori della ristorazione pubblica e collettiva, privati e addetti ai lavori, ha potuto apprendere le regole della preparazione degli alimenti per celiaci e le norme basilari sull’alimentazione senza glutine, dalla lavorazione del prodotto senza contaminazioni, al servizio alla tavola o da asporto. Si è parlato ancora dei prodotti per celiaci da utilizzare in cucina, le attrezzature da cucina adatte, le farine per le pizze e la pasta per celiaci, dagli alimenti permessi agli alimenti vietati passando per quelli a rischio. Alla fine del corso i partecipanti hanno ritirato un attestato di partecipazione.
La celiachia, o enteropatia da glutine, è un’intolleranza permanente al glutine contenuto nelle farine di grano, orzo, farro, segale e avena. In alcuni individui predisposti, l’introduzione di glutine con la dieta causa danni a livello del tratto intestinale, dove avviene l’assorbimento degli alimenti. Ricordiamo che, secondo i recenti dati dell’Associazione Italiana Celiachia, in Italia ci sono circa 380.000 celiaci (uno ogni centocinquanta), dei quali solo il 15% soffre di una forma di celiachia sintomatica, per il restante 85% si tratta invece di celiachia asintomatica e non diagnosticata.
Luigi Adinolfi