Redazione Paese24.it

Trebisacce. Depressione in crescita. «Una rete sul territorio per combatterla»

Trebisacce. Depressione in crescita. «Una rete sul territorio per combatterla»
Diminuisci Risoluzione Aumenta Risoluzione Dimensioni testo Stampa
Print Friendly, PDF & Email

di Federica Grisolia – Squarciare il velo del pregiudizio, prevenire e sensibilizzare su un tema di cui, forse, ancora si parla troppo poco, ansia e depressione, nel mese – ottobre – dedicato alla salute mentale. Con questi obiettivi, sabato 22, presso il Club Unesco, nel Palazzo della Vecchia Pretura a Trebisacce, si è tenuta una conferenza stampa sul tema “Emergenza e depressione: riconoscere e informare”, con gli specialisti del settore: dott.ssa Enza Maierà, referente dell’EDA (European Depression Association) Italia per la Calabria; dr. Vincenzo Settembrini, direttore sanitario RSA “Villa Azzurra” di Roseto Capo Spulico; dott.ssa Francesca Pia Pagnotta, stagista di giurisprudenza. Ad introdurre l’incontro, delineando i sintomi e gli aspetti caratteristici del “male oscuro” che attanaglia sempre più persone, adolescenti, adulti e anziani, è la dottoressa Maierà. Dall’umore depresso per la maggior parte del giorno alla marcata diminuzione di interesse o piacere per tutte, o quasi, le attività; e, ancora, problemi del sonno, agitazione o rallentamento psicomotorio, mancanza di energia, sentimenti di autosvalutazione, difficoltà di concentrazione e, nei casi più gravi, ricorrenti pensieri di morte e ideazione suicida. «Il problema non è tanto la diagnosi – ha spiegato la dott.ssa Maierà – ma che la depressione possa manifestarsi in forme ancora oscure. Prevale ancora il pregiudizio nei confronti delle malattie mentali per cui il depresso difficilmente si apre agli altri e comunica. E’ importante fare rete e sollecitare le istituzioni, le associazioni, i centri d’ascolto, ma anche i singoli cittadini. Bisogna parlarne e affrontarla senza remore perché dalla depressione si può guarire». In questo particolare periodo storico, l’importanza di queste associazioni riveste un maggior significato anche perché, lo ricordiamo, il Centro di Salute Mentale (Csm) di Trebisacce, che copre un vasto territorio, dopo gli ultimi pensionamenti, risulta praticamente chiuso. Pertanto, i cittadini affetti da questa patologia non hanno punti di riferimento all’interno del Sistema Sanitario Nazionale.

Forte e chiaro il messaggio della referente regionale dell’EDA (EDA Italia Onlus), già dirigente medico in Psichiatria, presso i Servizi di Salute Mentale di Trebisacce, sulla necessità di informare per non far sentire soli coloro che ne soffrono. Senza tralasciare, ovviamente, gli effetti devastanti della pandemia sulla psiche. Secondo un documento scientifico pubblicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel primo anno della pandemia di Covid-19 la prevalenza globale di ansia e depressione è aumentata, infatti, del 25%, dati peggiorati dal contesto di isolamento. Di questa condizione e degli effetti ricaduti soprattutto sugli anziani è stato il dottor Settembrini. «Il primo campanello d’allarme – ha spiegato il medico – è lo stato di chiusura degli anziani. Tendono, infatti, a rifiutare il cibo, a non parlare con nessuno e questa condizione si riversa anche sulla salute fisica. A volte una carezza, anche solo la visita di un nipotino, una parola detta nel momento giusto, un abbraccio, possono aiutarli a stare meglio». Sulla degenerazione degli stati mentali depressivi che, in alcuni casi, può sfociare in reati e gesti estremi, si è, invece, soffermata la stagista in giurisprudenza Francesca Pia Pagnotta, accennando ai numerosi casi di femminicidio e, per quanto riguarda i più giovani, alle challenge, ossia le pericolose sfide che si diffondono sui social che coinvolgono, soprattutto, bambini e adolescenti. La serata si è conclusa con intermezzi musicali sul tema, a cura di Antonio Labate. Durante l’incontro è emersa, soprattutto, l’importanza di informare per prevenire e rendere più consapevoli del problema, perché – come diceva Indro Montanelli – «la depressione è una malattia democratica: può colpire tutti».

Condividilo Subito
Subscribe
Notificami
guest

0 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments